
L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo diceva Mandela, Nobel per la pace.
Da questo aforisma prende spunto la riflessione di inizio lavori del nuovo anno scolastico, un periodo che vedrà ENGIM ancor più impegnato nell'essere protagonista del cambiamento.
Questo sarà il primo anno di Fondazione ENGIM, una trasformazione dello Statuto che, recependo le sollecitazioni della riforma del terzo settore del 2017 riposiziona l’Ente in un’ottica maggiormente orientata all’imprenditorialità sociale in grado di proporre e gestire servizi di natura privatistica nel contesto di quello che si delinea come Welfare generativo.
Una riorganizzazione che trova perenne ispirazione nell’insegnamento del Murialdo: offrire a tutti, in particolare ai giovani più deboli, una formazione di qualità per portarli verso il lavoro; allo stesso modo fa propria gli impegni di Agenda 2030 dell’UE secondo sui Tutte le persone a prescindere dal sesso, dall’età, dalla razza o dall’etnia, persone con disabilità, migranti, popolazioni indigene, bambini e giovani, specialmente coloro che si trovano in situazioni delicate, devono avere accesso a opportunità di apprendimento permanenti per acquisire gli strumenti e le conoscenze necessarie per partecipare pienamente alla vita sociale”. (Art. 4).
ENGIM si orienterà, come già fatto in passato ma con ancora più decisione, non solo nello sviluppo di competenze tecniche ma altresì di quelle soft skills, le capacità relazionali e comunicative, per far fronte alle richieste dell’ambiente che ci circonda.
In un mondo del lavoro in costante e rapida evoluzione, l’impegno di ENGIM è di lo sviluppo di approcci pedagogici e didattici e di strumenti per la diffusione e il consolidamento di competenze “chiave” e trasversali.
Una scuola capace di educare alla scelta per accompagnare le persone nelle fasi di transizione della loro vita (scuola, scuola-lavoro, lavoro-lavoro) come pure offrire occasioni di apprendimento permanente, andando oltre “l’imparare ad imparare” e puntando a “imparare a disimparare per re-imparare”.
La sfida più grande è infatti quella di favorire il passaggio verso l’innovazione, mantenendo il passo con la velocità con cui quest’ultima si colloca: una velocità che non si riesce a percepire ma che è una condizione fondamentale per intercettare il mondo del lavoro.
Una scuola che si rinnova deve avere un approccio culturale atto a favorire il passaggio dei giovani nel mercato del lavoro attraverso un’offerta formativa in linea con la domanda delle imprese, con corsi sempre più qualificati e qualificanti.
Solo così potremo intercettare l’interesse delle famiglie e del mondo del lavoro e trasformare il mondo della formazione professionale come il punto di relazione e di incontro tra cittadini e imprese, ponendo pari attenzione allo sviluppo produttivo ed economico e ai rapporti autenticamente umani.
Con uno scopo ben preciso: dare dignità alle persone, al lavoro e alla sua retribuzione.
Il lavoro come sfida educativa
Parlare le lingue della società che ci circonda - degli studenti, dei cittadini e delle imprese - significa cogliere i bisogni di tutti.
Significa ripensare al lavoro come “sfida” educativa e l’impresa come comunità educante se saprà interpretarsi come soggetto fondativo della società.
Significa che il lavoro possa può sempre più assumere una valenza educativa, per avvicinare questi due mondi e renderli sovrapponibili per respirare nelle aule aria di impresa e nell’impresa aria di formazione.
Le scuole professionali ENGIM Veneto saranno i luoghi in cui:
- apprendere in contesto lavorativo
- respirare l’aria dell’impresa
- formare quantitativamente e qualitativamente al lavoro
- accompagnare al lavoro
- educare all’innovazione con le giuste tecnologie e i giusti linguaggi
- offrire esperienze lavorative tramite la rete partner
- Le persone che vi operano all’interno, le imprese, le persone che vi si rivolgono, le istituzioni, gli stakeholder sono parte di una filiera attiva e generativa del risultato finale
Be Human, Be Green
Un'attenzione alle persone e al territorio, quindi, in linea con quanto emerso durante l'Assemblea Nazionale ENGIM.
Le linee guida delle nuove politiche di sviluppo vanno ben oltre lo slogan coniato Be Human Be Green, ma devono diventare le buone pratiche di un agire consapevole che pone l'accento sull'ecologia integrale, intesa come nuovo paradigma di giustizia affinchè la natura non sia solo una cornice della vita umana, ma il suo cuore pulsante.
A sostegno delle nuove sfide che aspettano ENGIM, ci sarà il supporto di una nuova governance.
- ORAZIO ZENORINI: Direzione Generale
- GIOVANNI ARTUSO: Direzione Marketinge & Operations
- SIMONETTA CROVATO: Direzione Politiche Attive del Lavoro
- GIUSEPPE DORIA: Direzione Risorse Umane
- NICOLA PANEGHEL: Direzione Amministrativa
- LORENZO MESSINA: Compliance/Prevenzione e Sicurezza
- DAVIDE DALLE VEDOVE e ENRICO ABBATE: Controllo di Gestione
Su questi obiettivi specifici, la Direzione Marketing e Operations sarà supportata da:
- Tiziana Origano e Alberto Pessa nell’Area della Comunicazione e Marketing
- Valter Giacomini nell’area progettazione e nell’orientamento,
- nella didattica da Olinto Ballardin,
- da Chiara Bonuzzi nel definire e sviluppare nuovi servizi,
- da Massimo Bertinazzi nell’area dell’Information Technology,
- da Nicola Bellini per le attività riguardanti i progetti internazionali e percorsi di cittadinanza attiva nelle nostre Scuole di formazione.
A tutti auguriamo un buon lavoro.