Che cosa si intende per Intelligenza Emotiva IE? 

L’intelligenza emotiva (IE) è molto di più del nostro modo di relazionarci efficacemente, di essere empatici o gentili. 

Sviluppare l’Intelligenza Emotiva significa saper riconoscere e interpretare le nostre emozioni, mettere insieme la parte razionale e quella emotiva per prendere decisioni più efficaci, connetterci con gli altri, trovare e seguire strategie per vivere una vita emotivamente più consapevole. 

 

Sempre di più l’Intelligenza Emotiva IE occupa un ruolo di primo piano nella nostra vita, stimolando la crescita personale e professionale attraverso l'individuazione di un chiaro senso di scopo. 

Perché Engim investe sull’Intelligenza Emotiva? 

ENGIM promuove lo sviluppo dell’IE perché rappresenta una leva importante per l’apprendimento, stimolando l’immaginazione e la creatività. Le ultime ricerche delle neuroscienze affermano che quando si considerano anche le emozioni nelle lezioni quotidiane, gli studenti risultano più coinvolti, incuriositi, sicuri, raggiungendo risultati migliori. I benefici che si possono ottenere integrando le emozioni nella pratica didattica sono: 

  • aumento del rendimento scolastico,  

  • aumento della motivazione, 

  • diminuzione dell’abbandono scolastico,  

  • riduzione di episodi di bullismo, 

  • miglioramento delle relazioni, 

  • miglioramento del clima di classe. 

 

Le ricerche indicano inoltre che, l’IE è una qualità che si può apprendere e il suo allenamento porta ad una migliore salute, rendimento sul lavoro e a relazioni più forti.
Migliorare l’IE dei propri collaboratori permette di affrontare al meglio la complessità del mondo di oggi e in particolare quella del mondo scolastico: 

  • permettendo di gestire meglio lo stress, 

  • favorendo relazioni positive e sane, con più apertura ai feedback e al confronto, 

  • facilitando l’innovazione, 

  • affrontando positivamente i cambiamenti, 

  • aumentando la resilienza. 

 

In altre parole, Engim ritiene che l’IE sia alla base di molte soft skills utili per entrare più rapidamente nel mondo del lavoro, affrontare nuove sfide, innovare e costruire organizzazioni resilienti. 

Ti invitiamo a guardare il video fatto dai nostri studenti con cui abbiamo lavorato sull'intelligenza emotiva con il metodo SKILLATI:

 

 

Credendo fermamente di poter giocare un ruolo importante nell’educazione socio emotiva dei ragazzi/e in contesto scolastico, ENGIM ha perciò messo a punto una propria metodologia per lo sviluppo della stessa, con l’intento di aiutare i giovani studenti a crescere e ad acquisire consapevolezza per diventare donne e uomini in grado di realizzarsi pienamente in connessione con il mondo. 


Che cos’è il progetto SKILLATI PER LA VITA? 

è un progetto nato in ENGIM Veneto per preparare i docenti ad allenare in classe le competenze trasversali degli studenti, oggi così richieste dal mondo del lavoro. 

Gli allievi delle scuole di Istruzione e Formazione Professionale, che approcciano il mondo del lavoro in tempi piuttosto rapidi, sono i primi ad aver bisogno di questo tipo di competenze e la metodologia SKILLATI PER LA VITA consente agli insegnanti di allenare il proprio stile relazionale e di insegnamento in funzione di questo obiettivo. Inoltre, il progetto mette a disposizione un format che aiuta a preparare delle lezioni in grado di formare i ragazzi sia dal punto professionale che socio emotivo. 

Si tratta di un percorso formativo esperienziale mirato allo sviluppo dell’IE e delle soft skill ad essa collegate, con una metodologia attiva basata su esercizi individuali e/o di gruppo che vanno a stimolare, attraverso riflessioni guidate, l’emotività dei partecipanti. 

“Vogliamo rendere tutti i nostri centri palestre dell'intelligenza emotiva, ovvero spazi in cui allenare le proprie emozioni, sperimentarle, riflettere, divertirsi ed imparare” 

A chi è rivolto il progetto SKILLATI PER LA VITA? 

Il progetto si rivolge principalmente a:

  • insegnanti,
  • docenti,
  • formatori,
  • tutor
  • tutti coloro che operano in contesti scolastici e formativi frequentati da ragazzi dai 13 ai 18 anni.  

Alcune attività del progetto, in particolare quelle legate alla scoperta e allo sviluppo della propria Intelligenza Emotiva, possono tuttavia riguardare tutti, personale scolastico e non, genitori, tutori, allenatori, altri professionisti

 

Se desideri capire se e come possiamo aiutarti contattaci, possiamo analizzare insieme le tue esigenze e trovare la soluzione giusta per te.

Scrivi a:

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LE ESPERIENZE SVOLTE

 

  • 1 percorso online di 22 ore, rivolto a 25 formatori di ENGIM VENETO con l’obiettivo di implementare nelle scuole un programma SEL (social emotional learning) e una didattica per lo sviluppo di soft skills. Dopo una fase preliminare di somministrazione del test SEI (Emotional Intelligence Assessment) e relativa restituzione individuale, è stata svolta una formazione di base sull’IE e lezioni specifiche sulle soft skill. 

  • 4 percorsi online di 22 ore, rivolti a 60 docenti di ENGIM VENETO, ENGIM PIEMONTE, SCUOLE aderenti a FICIAP, ISISS Rosselli di Castelfranco Veneto, con l’obiettivo di implementare nelle scuole un programma SEL (social emotional learning) e una didattica per lo sviluppo di soft skills. Dopo una fase preliminare di somministrazione del test SEI (Emotional Intelligence Assessment) e relativa restituzione individuale, è stata svolta una formazione di base sull’IE e lezioni specifiche sulle soft skill. 

  • 1 percorso in presenza di 5 incontri da 1 ora, di supporto e accompagnamento ai docenti già formati di Engim, per favorire l’implementazione della metodologia, attraverso il confronto e lo scambio di esperienze tra docenti. 

A.F. 2022-23 

  • 1 percorso online di 5 incontri da 2 ore, rivolto a 60 docenti ENGIM, con l’obiettivo di fornire alcune informazioni di base e strumenti utili per uno sviluppo professionale e miglioramento personale, allenando la propria Intelligenza Emotiva e alcune soft skills ad essa collegata, quali l’autoconsapevolezza, la gestione delle emozioni, il decision making e l’empatia. 

  • 1 percorso formativo in modalità blended (24 ore in presenza, 7 ore online) rivolto a 25 docenti della scuola secondaria di 1° grado “IC Torregrotta” di Messina, con l’obiettivo di implementare nella scuola un programma SEL (social emotional learning) e una didattica per lo sviluppo di soft skills. Dopo una fase preliminare di somministrazione del test SEI (Emotional Intelligence Assessment) e relativa restituzione individuale, è stata svolta una formazione di base sull’IE e lezioni specifiche sulle soft skill. 

  • 1 percorso online di 5 incontri da 1 ora, di supporto e accompagnamento ai docenti già formati di Engim, per favorire l’implementazione della metodologia, attraverso il confronto e lo scambio di esperienze tra docenti. 

  • 1 percorso formativo in presenza di 12 ore (più incontri mensili di 1 ora in miniteam), rivolto ai docenti di una classe di primo anno di un percorso triennale di FP nella sede ENGIM di Vicenza, con l’obiettivo di implementare nella classe un programma SEL (social emotional learning) e una didattica per lo sviluppo di soft skills. E’ stata svolta una formazione di base sull’IE e lezioni specifiche sulle soft skill. 

  • Condivisione delle esperienze con partner europei all’interno di un progetto Erasmus (WISE), compresa visita in Finlandia di 3 giorni. 

 

 

Esperienze in corso 

  • 1 percorso formativo in modalità blended (12 ore in presenza, 7 ore online) rivolto a 25 docenti della scuola ENGIM San Paolo di Roma, con l’obiettivo di implementare nella scuola un programma SEL (social emotional learning) e una didattica per lo sviluppo di soft skills. Dopo una fase preliminare di somministrazione del test SEI (Emotional Intelligence Assessment) e relativa restituzione individuale, si sta svolgendo una formazione di base sull’IE e lezioni specifiche sulle soft skill. 

  • 3 percorsi formativi in presenza di 12 ore (più 4 incontri di 1 ora online), rivolto ai docenti di una classe di primo anno di un percorso triennale di FP nelle sedi ENGIM di Chievo, Treviso e Venezia, con l’obiettivo di implementare nelle classi un programma SEL (social emotional learning) e una didattica per lo sviluppo di soft skills, fino alla consegna di una “pagellina” sulle soft skill. 

 


 

 ABBIAMO CHIESTO A CHI HA PARTECIPATO AL PERCORSO SKILLATI:

Cosa ti è piaciuto di più? 

  • Incontri, materiali, esercitazioni 

  • Utile spazio di condivisione tra formatori, utile raccolta di materiali e istruzioni su come usarli 

  • Condivisione di esperienze 

  • puntare a competenze che migliorino la professionalità da un punto di vista altro rispetto alla preparazione meramente legata alla materia di insegnamento. 

  • La possibilità di confrontarsi con esperienze e feedback di esercitazioni svolte con gli allievi 

  • La varietà di schede allegate ad ogni skill consente di adattare la proposta formativa aqualsiasi tipologia di classe. Le registrazioni mi hanno consentito di seguire la formazione in un tempo diverso. 

  • L’utilizzo di metodologie e condivisione degli esercizi da svolgere in classe 

  • Il tempo che i ragazzi finalmente possono dedicare a dare un nome alle proprie emozioni. L'opportunità che i nostri allievi hanno, grazie alle attività proposte, di pensare, riflettere, ragionare su alcune tematiche sulle quali, in assenza di Skillati, non si interrogherebbero. 

  • Estrema necessità di lavorare sulle soft skill ed avere un percorso che ti permette di farlo in modo strutturato è utilissimo. 

  • La possibilità di permettere ai ragazzi di ragionare su se stessi, sui loro punti di forza e debolezze, il fatto di considerare le emozioni anche come strumento per facilitare l'apprendimento. 

  • Lavorare in gruppo, unione della parte teorica alla parte pratica 

  • La possibilità di scambio di esperienze con docenti di altre sedi 

  • Lavorare sulle proprie soft skills, prima di farlo con gli allievi 

  • Il team Skillati; il materiale a disposizione 

  • le emozioni 

  • La capacità empatica dei relatori 

  • La grande disponibilità al dialogo da parte dei formatori, la loro professionalità e l'entusiasmo, la ricchezza di proposte operative offerte, da poter mettere in atto anche con gli studenti. 

  • Coinvolgimento dei formatori e le attività laboratoriali coerenti con il grado di scuola disponibilità e preparazione dei formatori 

  • Le attività proposte 

  • Chiarezza, preparazione dei formatori, materiali forniti 

  • L'attenzione ad un percorso formativo mirato a sviluppare e potenziare le competenze emozionali 

  • Induzione alla riflessione sul modo di operare 

  • Organizzazione del corso, aver affrontato tematiche diverse, aver favorito la cooperazione tra docenti, aver fornito attività da far ripetere in classe. 

  • La possibilità di imparare a dare un nome alle emozioni e quindi gestirle con più consapevolezza 

  • La semplicità nella esposizione di argomenti non facili da comprendere 

  • La possibilità di confrontarsi con i colleghi e condividere insieme situazioni, strategie, problematiche dei ragazzi 

  • Lavorare in team 

  • Stare insieme come docenti con riflessioni e attività condivise per un lavoro di squadra 

 
Altri Commenti dei partecipanti:

  • Riesce a far individuare i propri punti di forza e anche le proprie difficoltà o debolezze. 

  • Ti obbliga ad uscire dalla comfort zone. 

  • Il docente si mette in gioco in prima persona; 

  • Il docente ricalcola il valore e il significato del proprio ruolo professionale; 

  • La relazione con la classe diviene concreta, evolve; 

  • INCONTRI: La formazione di Skillati proposta in team (interlocutore, voce e modalità diversa) rendeva la proposta accattivante e fruibile da parte di chi ascoltava (formatori). 

  • I MATERIALI erano ricchi di contenuti e proposte mentre le ESERCITAZIONI da somministrare agli allievi erano ben strutturate, facili e veloci da applicare. 

  • I materiali e le schede delle attività proposte sono stati elementi molto importanti che hanno consentito anche una migliore conoscenza della classe (bisogna sempre considerare che molte delle attività erogate, quasi tutte, si sono svolte in FAD, escludendo quindi esercitazioni che avrebbero previsto dinamiche diverse di coinvolgimento) 

  • L'innovazione didattica è estremamente entusiasmante e permette ai formatori di stare al passo coi tempi che cambiano, avere una visione complessiva delle persone che stanno formando, capire e tutelare il proprio lavoro all'interno della società, grazie! 

  • Il percorso per gli allievi andrebbe distribuito su un biennio (prima e seconda). Complessivamente ritengo molto utile aver iniziato a proporre la tematica LS, sia ai docenti sia agli allievi. Personalmente il beneficio della tematica è stato relativo, facendo già parte della mia pratica professionale. Infine, ho apprezzato la delicatezza della vostra conduzione. Grazie a tutte e tutti voi. 

  • La classe (primo anno) ha evidenziato la difficoltà nel condividere episodi troppo personali con compagni appena conosciuti o con i quali non si ha una particolare confidenza. 

  • Skillati non è stato un cammino di crescita solo per i ragazzi, ma è stato un modo per MOTIVARE, ATTIVARE e FAR RIFLETTERE anche il formatore nel complesso viaggio delle emozioni e dell'intelligenza emotiva, perchè in ogni momento della vita siamo chiamati a gestire i sentimenti e le relazioni con gli altri. 

  • Secondo me, il punto di forza da mettere in evidenza è l'esperienza dei membri del team skillati, e il loro accompagnamento durante l'applicazione delle singole competenze nella classe di sperimentazione 

  • Per quanto concerne la domanda sulla qualità degli esercizi: non ho valutato "eccellente" perché per certi esercizi la fruibilità teorica si scontra con la realtà utenza della nostra scuola. 

  • Quanto alla domanda sul coinvolgimento degli allievi, come ho già riconosciuto durante i collegamenti, l'esito del coinvolgimento dei ragazzi dipende - credo - della mia condizione di "apprendista": primi passi incerti trasmettono, il più delle volte, incertezza; inoltre rimango convinta che la proposta di Skillati debba essere inserita in una visione didattica più organica, innestare l'una negli snodi dell'altro. In questi mesi ho praticato dei tentativi più legati alla buona volontà che alla logica interna del percorso didattico e umano della classe. Ma ne è sempre valsa la pena. Per ognuno. 

  • Infine, credo fermamente che sia una bellissima proposta per molti ma non per tutti, come lo è un seminario sulla fisica quantistica: se non ci sei portato meglio dedicare il proprio tempo ad altro...a me la fisica non piace l'ineffabile dei rapporti umani invece tantissimo! 

  • Preferirei una formazione iniziale, dove vengano anche consegnati subito tutti i materiali, piuttosto che più riunioni nel corso dell'anno formativo. In questo modo ogni formatore potrebbe gestirsi autonomamente lo studio e la preparazione delle lezioni di Skillati in base ai propri orari nel corso dell'anno. Quest'anno alcune riunioni sono andate in sovrapposizione a scrutini, colloqui con i genitori o consigli di corso. 

  • Grazie dell'esperienza, non sono riuscita ad applicarlo a pieno per questioni di tempo e programma e mi spiace. Ma confido di poterlo sfruttare in modo deciso con l'anno prossimo. Partecipare a Skillati è stata un'esperienza formativa a livello professionale ma anche personale. 

  • Ritengo, data la particolarità degli argomenti trattati che vi deve essere nel formatore una "predisposizione" o "desiderio" nell'affrontare e approfondire le emozioni, mettendosi anche in gioco. 

  • Sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto, ogni incontro mi ha dato occasioni di riflessione e spunti per approcciare la classe in modo diverso. 

  • E' stata una formazione molto interessante che ha ampliato il mio modo di pormi come docente. 

  • Corso molto interessante. 

  • Ottimo ma veloce tirocinio metodologico-didattico. 

  • Siete Bravissimi ho raccontato questa formazione a tanti amici con entusiasmo e questo mi ha fatto capire quanto abbia apprezzato questa formazione. 

  • Grazie per tutto ciò che ci avete trasmesso e la vostra disponibilità è stata un'esperienza importante che personalmente ha ampliato il mio bagaglio di strumenti per migliorare la capacità di capire, interpretare le emozioni degli studenti al fine di favorirne l'integrazione, l'inclusione e autostima e creare, quindi, un ambiente il più possibile ideale per la crescita personale sia in termini formativi sia umana. 

“Vogliamo rendere tutti i nostri centri palestre dell'intelligenza emotiva 
ovvero spazi in cui allenare le proprie emozioni, sperimentarle, riflettere,
divertirsi ed imparare”