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Un COACH Engim per realizzarti nel lavoro.


Percorsi GOL: hai un coach gratuito che ti accompagna al lavoro.

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Cerchi lavoro e ti piacerebbe fare un'attività per trasformare la tua passione in un lavoro?
Con i percorsi GOL di ENGIM Veneto non sei sola/o ma avrai un coach personale che ti sostiene per tutte le attività di aggiornamento, sviluppo di nuove competenze e per accompagnarti con professionalità al lavoro dei tuoi sogni.

Che cos'è GOL - Garanzia Occupabilità Lavoratori?

GOL è un progetto finanziato dalla Regione Veneto con fondi PNRR per offrire alle persone disoccupate servizi gratuiti per TROVARE LAVORO e realizzare il proprio sogno di autonomia e crescita.

 

Che cosa mi offre ENGIM Veneto GOL?

Ti offre un Coach personale attento ai tuoi bisogni che ti guida nella creazione del tuo progetto per il futuro oppure ti presenterà alle aziende che stanno aspettando figure professionali come la tua.

Scopri di più su GOL

 

Ti diamo la formazione giusta

La formazione è importante.
Sai anche tu che serve per valorizzare il tuo talento ma anche per metterti in grado di operare in situazioni nuove, quando vuoi imparare una professione che non conosci ma che ti piacerebbe fare.

Attraverso la giusta formazione puoi riuscirci.

Il catalogo corsi ENGIM Veneto è sviluppato per le persone ma tenendo conto delle concrete esigenze delle aziende del territorio, scegli quello che ti piace di più.


Ti guidiamo nella ricerca del lavoro

Con la formazione ricevi anche una guida per orientarti nel mondo del lavoro.

Avrai infatti subito a tua disposizione un COAGH individuale per aiutarti a fare le scelte migliori per raggiungere i risultati che desideri.

Il progetto inoltre prevede tante attività che combinate insieme diventano un percorso per la tua realizzazione personale.

Si tratta di orientamento, formazione per l’aggiornamento e lo sviluppo di nuove competenze e accompagnamento al lavoro.

Vai ai corsi GOL per disoccupati

 

Che garanzie di occupabilità mi da GOL con ENGIM?

ENGIM supporta le persone attraverso operatori esperti in 10 Sportelli Lavoro sul territorio veneto in contatto con una fitta rete di aziende e servizi molte delle quali sono alla ricerca di personale. Ogni anno infatti sono oltre 1600 le aziende che ci chiamano e ci chiedono persone da assumere. Per questo sappiamo dove poterti inserire e che tipo di preparazione va meglio fare prima.


Chi può accedere a GOL?

  • Disoccupati dai 16 anni in poi che hanno regolarmente assolto all'obbligo formativo
  • Percettori di reddito di cittadinanza e NASPI
  • Persone che lavorano con contratti di poche ore settimanali o con redditi molto bassi

 

Come fare domanda per ottenere GOL con ENGIM?

Fissa un appuntamento con il tuo CPI (Centro per l'Impiego) di riferimento per la profilazione

Chiedi lo stacco del tuo Assegno GOL con ENGIM

Dopo pochi giorni il tuo coach ENGIM ti contatterà per scegliere insieme la miglior formazione (OPAL-Offerta Politiche AttiveLavoro) tra i percorsi GOL di ENGIM da 1 a 5 con cui potrai realizzare i tuoi obiettivi.

 

Per informazioni:

Puoi contattare uno degli sportelli ENGIM accreditati.

oppure compila IL FORM GOL per essere contattato dai nostri esperti

o preiscriviti al corso che ti piace di più nel catalogo corsi GOL.

 

SCARICA LA LOCANDINA GOL

 

Buona formazione ed esperienza di crescita!

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    Campo Nazionale ENGIM 2025

    Liberare per liberarsi, è il tema del Campo Nazionale ENGIM, quest'anno dedicato, nell'80° anno dalla Liberazione, a far vivere i valori della Resistenza ai nostri allievi nella società d’oggi. Abbiamo coinvolto 60 ragazzi e impegnato 16 formatori provenienti da tutte le sedi ENGIM in Italia, oltre al Presidente ENGIM che ha accompagnato il gruppo durante tutto il periodo.   3 giorni per fare tante esperienze di vita e di comunità. Tra queste, la visita alle Fosse Ardeatine ha permesso agli allievi di approfondire il contesto storico in cui sono avvenuti i fatti tragici accaduti a Roma, costati la vita a 335 vittime innocenti. La visita è stata guidata dalla collega Marta Mazzeo, che ringraziamo perché ha saputo accompagnare i ragazzi in un luogo sacro, testimone di una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale. Non meno importanti le bellissime esperienze di servizio: incontri, sguardi, nuove amicizie, lavoro collaborazione e spirito di squadra per "essere resistenti" concretamente, portando il nostro servizio e tempo a favore di chi nella società ha meno opportunità e diritti. Bravi ragazzi ...e formatori orgogliosi! Infina una mattinata dedicata alle riflessioni su tutte le esperienze vissute, compreso il passaggio della Porta Santa presso la Basilica di San Paolo.   Leggi di più sul tema di quest'anno nelle parole del nostro Presidente: "La dignità non si concede: si riconosce. Sta nella semplice e radicale verità di essere umani. È inviolabile, universale, non negoziabile. Non si misura col successo, né si compra con lo status. Non dipende dalla nascita, dal passaporto o dal rendimento. Ogni volto porta impressa la stessa grandezza. Ogni storia merita rispetto. Ogni persona è portatrice di valore, anche quando la società la dimentica o la esclude. È da questa consapevolezza che nasce la responsabilità educativa: accompagnare i giovani a riconoscere la propria dignità e a lottare perché nessuno venga privato della sua. Per questo il nostro compito non è solo istruire, ma liberare. Liberare da paure, da etichette, da pregiudizi. Liberare dalla solitudine, dal sentirsi “meno”, dallo scarto. E in questo gesto, ci liberiamo anche noi. Dalle abitudini che anestetizzano. Dalla rassegnazione che ci svuota. Dalla complicità con un sistema che esclude. “Liberare per liberarsi.” È lo slogan del nostro Campo Nazionale. È una scelta. È una direzione.

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    Matteo Lancini sugli adolescenti

    Bisogna “stare non fare” ed essere adulti nel vero senso della parola, ascoltanti, non giudicanti, ma capaci di assumersi le proprie responsabilità e ad accettare il proprio adolescente così com’è, indirizzandolo se necessario e aiutandolo ad orientarsi. E’ questa la sintesi dell’incontro “Adulti e adolescenti: come stare in relazione?” con protagonista lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, docente presso l’Università Milano-Bicocca e l’Università Cattolica di Milano, tra i più autorevoli esperti italiani sul tema dell’adolescenza, che si è svolto presso l’Università di Verona – Polo Zanotto (Aula T1, Viale Università 4, Verona), nell’ambito del progetto “Orientati N6/11, interventi per lo sviluppo di servizi di orientamento ed educazione alla scelta”, realizzato da ENGIM Veneto con il sostegno della Regione Veneto all'interno del programma regionale FSE+ 2021-2027 - DGR 685/2023. Un’occasione nata in particolare sia per orientare i giovani nelle scelte scolastiche e nella vita ma anche e soprattutto per dare una direzione agli adulti e addetti ai lavori, genitori, docenti, formatori, in difficoltà nel destreggiarsi in un mondo così veloce e difficile per gli adolescenti, spaesante, senza certezze ma molto violento. E dove gli adulti anziché essere un modello per i giovani sono contradditori, sono quelli che tolgono il cellulare e internet ai ragazzi per poi passare ore sui social, magari postando foto dei loro figli. “Con questo evento- queste le parole di Valter Giacomini del Comitato direttivo ENGIM - abbiamo voluto offrire alla collettività un’occasione concreta per fermarsi ad ascoltare, riflettere e ripartire. Lavorare con gli adolescenti significa prima di tutto essere adulti capaci di stare nella relazione, anche quando è difficile. Questo è il cuore del progetto Orientattivamente e dell’impegno quotidiano di ENGIM Veneto sul territorio.” Non sono mancati riferimenti alla cronaca di questi ultimi giorni che vedono “i giovani uscire di casa con il coltello per la paura che hanno dentro e non sanno gestire. queste le parole di Matteo Lancini durante l’incontro – paure che però gli adulti non permettono loro di esprimere, per l’incapacità di rispondere a queste emozioni” Un’angoscia da imputarsi secondo Lancini ad un dolore lancinante, ad uno spaesamento, ad un popolo di ragazzi soli che non hanno ricevuto ascolto e non hanno di fronte adulti con la A maiuscola, ma solo adulti che sono capaci di negare loro l’uso dei social quando loro sono i primi a stra utilizzarli, a imporre regole senza trovare altre strategie. Adulti incapaci di stare in relazione in estrema sintesi “Siamo gli adulti della relazione amichevole tra genitori e figli, però  chiediamo ai figli di essere loro stessi ma a modo nostro- è diretto Matteo Lancini di fronte ad una platea composta da giovani ma soprattutto educatori, formatori e genitori - Non sappiamo cioè stare in relazione, accettare l’altro, che sia nostro figlio o un’altra persona, siamo nell’epoca dell’egoismo estremo, dell’autonomia esasperata che non permette di essere coppia perché la coppia limita il nostro essere e i nostri progetti. I ragazzi di oggi invece chiedono solo questo, di essere ascoltati e capiti, di essere interrogati su quello che sono e su come stanno, di stare con loro nel loro dolore se necessario. Dobbiamo cioè non fare ma stare, in relazione. Comprendere che tutti, giovani e adulti, vivono in un mondo complesso, dove dobbiamo fare i conti con le nostre fragilità. Non sono certo i videogiochi a creare giovani criminali anche se sono videogiochi violenti, ma è il silenzio assordante e l’incapacità degli adulti di stare al fianco dei ragazzi a creare quel vuoto che un giovane va a colmare in altro modo, chi isolandosi socialmente, chi con disturbi alimentari, chi tagliandosi, chi commettendo reati per farsi notare, per uscire dall’anonimato, per essere qualcuno. Siamo chiamati a creare o a ricreare una comunità educante, a partire dalla famiglia, fino alla scuola, al patronato, alla politica. Bisogna andare oltre la mera valutazione e valutare altro dei ragazzi, fare le domande giuste usando anche l’Ia e non negando questi strumenti nelle scuole per esempio, dobbiamo andare a prendere i ragazzi, ci sono molti presidi che lo fanno o imprese che costruiscono scuole”. Ecco come ha interpretato le parole di Lancini la nostra "facilitatrice visuale" Elena Brugnerotto nel suo lavoro qui sotto:   Un evento dedicato a famiglie, ragazzi, educatori ed istituzioni per comprendere meglio la relazione giovani adulti soprattutto nel delicato momento della scelta scolastica e professionale. Un evento dedicato a famiglie, ragazzi, educatori ed istituzioni per comprendere meglio la relazione giovani adulti soprattutto nel delicato momento della scelta scolastica e professionale. Sono intervenuti __________________________________________________________________________________________ VALTER GIACOMINI - ENGIM Veneto Saluti delle istituzioni                    FABIO MENIN - Direttore Programmazione gestione formazione professionale e istruzione  Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, Regione del Veneto ELISA LA PAGLIA - Assessora politiche educative e scolastiche Comune di Verona LUCA ZAMPERINI  Assessore alla pubblica istruzione, politiche economiche del lavoro e scuola del Comune di Villafranca di Verona              Relatori: MATTEO LANCINI            Psicologo e psicoterapeuta, docente all'Università Milano Bicocca e Univerità Cattolica di Milano MICAELA FAGGIANI        Giornalista e social media editor che modera l’incontro GIULIA CAILOTTO            Formatrice, attrice che interpreta il tema  ELENA BRUGNEROTTO  Facilitatrice visuale

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    Progetto Serenissima: siamo a Fiume!

      Nuova e importante tappa del progetto #SERENISSIMA che arriva a Fiume!   Formazione, orientamento e dialogo interculturale: sono questi i pilastri su cui si fonda il progetto Serenissima – Patrimonio Culturale dal Veneto all’Istria, in Dalmazia, Quarnero e Venezia Giulia, di cui ENGIM Veneto è capofila e che ha visto impegnate le scuole ENGIM di Venezia, Vicenza e Treviso. Un’iniziativa che coinvolge scuole superiori, studenti e docenti italiani e croati, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale condiviso lungo la sponda adriatica. Un patto tra scuole, territori e comunità Il progetto ha vissuto uno dei suoi momenti più significativi con la firma ufficiale di un Patto di gemellaggio tra istituti scolastici italiani e croati, alla presenza di quasi duecento studenti provenienti dall’Istria, dalla Croazia e dal Nord Italia. Un evento che sottolinea l’impegno delle scuole nella promozione della cultura, del dialogo europeo e dell’educazione alla cittadinanza attiva. La delegazione di ENGIM Veneto, guidata da Federica Zonta e Silvio Buson, ha rappresentato con orgoglio il sistema della formazione professionale veneto, portando la propria esperienza nel campo dell’orientamento formativo e professionale e confermando la vocazione dell’ente a operare in rete per l’educazione dei giovani e lo sviluppo dei territori.       Allegato Dimensione progetto Serenissima con ENGIM Capofila 108.14 KB programma evento Serenissima con Engim Capofila 1.33 MB    

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    Lo sport che educa

    Oggi i nostri studenti protagonisti della Giornata dello Sport a Venezia, nell’ambito del progetto “Sport, Ambiente e Tradizione a Venezia”, un’iniziativa che coniuga la pratica sportiva con la scoperta del territorio e la riflessione sui valori educativi dello sport. In uno scenario unico come l’Isola di San Servolo a Venezia, gli studenti delle scuole ENGIM Veneto  hanno potuto sperimentare attività in acqua e a terra, scoprendo le discipline della voga veneta e del dragonboat, e mettendosi alla prova in un percorso di orienteering fotografico e in un laboratorio con un maestro d’ascia. La giornata sarà molto più di un evento sportivo: un’occasione concreta per sviluppare competenze trasversali, rafforzare il lavoro di squadra e vivere l’inclusione in modo autentico. Attraverso l’impegno nella pratica sportiva, gli studenti avranno modo di riflettere sui valori del  rispetto, amicizia, eccellenza, determinazione, ispirazione, con l’obiettivo di portarli nella loro quotidianità, a scuola come nella vita. Il progetto ha valorizzato la cultura veneziana della mobilità sull’acqua, ma soprattutto ha offerto agli studenti delle scuole ENGIM Veneto un modo nuovo per entrare in relazione tra loro e con il territorio, sperimentando il valore dello sport come ponte educativo, capace di unire differenze e promuovere crescita personale. Un grazie speciale agli educatori, agli istruttori sportivi e a tutto lo staff che ha reso possibile questa esperienza inclusiva, coinvolgente e significativa per tutti i partecipanti.

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    Benvenuto alle famiglie dei nuovi iscritti

    Gentili genitori, è con grande gioia che vi diamo il benvenuto ufficiale nella nostra comunità scolastica. L'iscrizione dei vostri figli all’Engim di Vicenza segna l'inizio di un percorso importante, un viaggio che intraprenderemo insieme, per accompagnarli verso un futuro ricco di soddisfazioni. Comprendiamo l'importanza di questo passaggio e desideriamo rassicurarvi: saremo al vostro fianco in ogni fase. Nei prossimi mesi, vi forniremo tutte le informazioni necessarie per preparare al meglio l'ingresso dei vostri figli nella scuola superiore. Dopo l'esame di terza media, vi convocheremo per completare l'iscrizione con la modulistica richiesta e avremo la possibilità di fare un colloquio individuale con ogniuno di voi, per conoscerci meglio. Crediamo fermamente che gli anni che ci attendono saranno un'opportunità straordinaria per i vostri figli di crescere, apprendere e scoprire il loro pieno potenziale. Ci impegneremo a creare un ambiente stimolante e accogliente, dove ogni studente possa sentirsi valorizzato e supportato. Vi invitiamo esplorare il nostro sito web e a seguirci sui nostri canali social, dove potrete rimanere aggiornati sulle nostre attività, progetti e novità. Collegatevi qui sotto! Auguriamo ai vostri figli una serena e proficua conclusione dell'anno scolastico. Li aspettiamo con entusiasmo, pronti ad accoglierli nella nostra famiglia scolastica. Siamo a vostra completa disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.  

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    Mater Ecclesia e i figli invisibili - evento 7 aprile

    MATER ECCLESIA e i figli INVISIBILI  7 aprile ore 18.00 – 19.00 nella SCUOLA GRANDE SAN ROCCO a Venezia  Innanzi alle provocazioni, alle sfide, di tante e nuove povertà ed emarginazioni  gli studenti di ENGIM sede Venezia, daranno voce ad un’esperienza che è stata capace di generare senso e direzione.   Meditazione artistica a cura di padre Vittorio Buset e Raffaella Gonella OSPITI CLAUDIA PRETTO giurista esperta di protezione internazionale PADRE ANTONIO LUCENTE presidente Nazionale ENGIM ENRICO BIASUTTI dirigente Polizia di Stato Con la partecipazione di: Coro di SAN ROCCO Diretto da Zoya Tukhmanova Karapetyan Strumentisti del GRUPPO ANESE:  Pianoforte: Anna Baratella Violini: Francesco e Luca Anese Violoncello: Giuditta Calabretto Solista: di duduk Vardani Mor Voghb Soprano: Giorgia Crozzoli   ENGIM nella sede Venezia presenta un evento speciale nella SCUOLA GRANDE di SAN ROCCO a cura di PADRE VITTORIO BUSET con RAFFAELLA GONELLA docente di ENGIM Venezia e i suoi studenti. Un momento davvero emozionante per dare voce ad alcuni ragazzi, genitori e formatori della scuola ENGIM di Venezia che, attraverso le loro testimonianze faranno emergere la bellezza e la forza dell'aver trasformato una situazione di invisibilità, mancanza, ingiustizia e/o povertà...in una possibilità di crescita e di consapevolezza dei propri e altrui diritti. Casi concreti che diventano spunto ed esempio di come la scuola ENGIM Venezia sia riuscita ad inserirsi in rete nel territorio per divenire una vera comunità educante in grado di lasciare dei doni preziosi ai propri studenti attraverso: INCONTRI ossia occasioni e strumenti per non permettere a nessuno di sentirti escluso, non visto oltre la difficoltà del momento, nel non poter attraversare il bene ed il bello dell'accoglienza MOMENTI DI VALORIZZAZIONE della propria persona ed individualità che si ritrova anche nel motto ENGIM "NE PERDANTUR, AFFINCHÉ NON SI PERDANO" (Epistolario, V, 2156 e 2187). Significa iniziare un percorso durante il quale far sentire tutti gli studenti, indipendentemente dalla situazione che vivono,  amati e valorizzati nei loro talenti, lungo un cammino durante il quale la loro quotidianità può diventare straordinaria, anche alla luce di grandi testimonianze di resilienza, coraggio, tenerezza, professionalità e passione.  Ci raccontano Raffaella e Padre Vittorio Buset – “la vita è un dono ed è responsabilità di ciascuno occuparsene e celebrarla, affinché il "non ora" di chi non può, diventi "sono, esisto e posso", perché non sono solo ed insieme tutto ciò è possibile”. 

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