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Formazione di valore e di valori


Nelle Scuole di Formazione Professionale è giusto fare spazio a percorsi didattici trasversali che stimolino gli studenti ad avere più consapevolezza e ad essere più sensibili di fronte a temi diversi, ecco l’Educazione alla Cittadinanza Globale di Engim Veneto.

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Cosa significa prepararsi per un lavoro, per una professione o un mestiere se non si è preparati per il mondo? Il futuro diventa presente quando si tratta di formazione e nelle nostre Scuole forniamo ai ragazzi gli strumenti necessari ad affrontare le sfide quotidiane, che siano nei confronti dell’ambiente, della diversità, del rispetto e dell’inclusione.

Sono nati in questo modo i laboratori del progetto Educazione alla Cittadinanza Globale: vogliamo formare con i nostri Corsi non solo operatori e tecnici preparati e competenti, ma soprattutto individui con un proprio senso critico, perché possano agire nel rispetto degli altri e delle regole sviluppando la consapevolezza di chi è cittadino del mondo.

Seguendo la linea tracciata con “Be Human, Be Green”, i percorsi didattici di Engim Veneto mirano a riconsiderare i temi ambientali all’interno di un paradigma che dia significato e valore alla giustizia in primis umana e sociale. Questi laboratori vogliono essere di stimolo per i participanti affinché, grazie alle attività previste dai formatori, possano acquisire nuovi mezzi per avere un confronto sempre più cosciente e informato con le problematiche odierne.

 

I laboratori del progetto ECG

L’Educazione alla Cittadinanza Globale si sviluppa in tre aree tematiche corrispondenti ad altrettanti percorsi didattici:

  • l’Educazione Ambientale;
  • l’Educazione Civica;
  • l’Educazione Interculturale.

Questi percorsi formativi prevedono una serie di appuntamenti organizzati in laboratori per gli studenti all’interno dei quali si svolgono attività per facilitare l’espressione da parte dei partecipanti sui temi di attualità trattati. In questo modo si agevola la possibilità di esprimere e argomentare il proprio punto di vista stimolando il confronto e il dialogo.

Con il fine di fornire ai ragazzi strumenti semplici e concreti per agire nella quotidianità, queste attività di tipo ludico-partecipativo, sono flessibili e adattabili a diverse classi e contesti diventando così un’espediente valida per rafforzare percorsi interculturali e trasversali utili a diverse materie.

Questa è la modalità di formazione che Engim implementa nei Corsi Professionali delle proprie Scuole, una formazione di valore e di valori che diviene quindi educazione al rapporto con gli altri e con il mondo circostante.

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    Orientamento di primavera

    Sei in seconda media e ti stai chiedendo che scelta fare il prossimo anno? O sei al primo anno di superiore e stai rivalutando il tuo percorso? In tutte le scuole ENGIM del Veneto possiamo aiutarti e capire quali strade sono più adatte a valorizzare il tuo talento. Lo facciamo perché per noi è importante aiutare i giovani a scegliere la scuola in modo più consapevole e quindi orientare anche te e la tua famiglia per trovare la scuola dove stai bene e dove potrai imparare la professione che ti piacerebbe fare in futuro. Orientamento di Primavera è il nostro programma per il periodo estivo pensato proprio per chi si trova a fare questa importante scelta. Un'opportunità non solo per conoscere la scuola ENGIM che ti interessa, i programmi formativi e le numerose attività, ma anche per capire il tuo modo di apprendere, quello che ti viene più facile e per raccogliere fin da ora informazioni e sensazioni utili per scegliere bene la scuola per il tuo futuro. Nella nostra scuola vengono organizzate iniziative di orientamento, di gruppo o individuali, proprio per farti conoscere il direttore e gli insegnanti che ti illustreranno in dettaglio tutto ciò che ENGIM ha da offrirti. Sarai poi guidato in una visita alle aule, ai laboratori e spazi ricreativi, per farti vivere un'esperienza diretta e coinvolgente. Così puoi scegliere più consapevolmente.     Contattaci per conoscere le iniziative di Orientamento Estivo che abbiamo organizzato per te. Compila il form qui sotto per richiedere un appuntamento.    

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    Concorso logo scuole della Serenissima

    ENGIM Veneto bandisce un concorso di idee tra le proprie scuole per l’individuazione della migliore proposta di un logo che sia rappresentativo del progetto “Scuole di Venezia, Rovigno e Pola creators per il patrimonio culturale della Serenissima”. Il logo che vincerà la competizione sintetizzerà le caratteristiche del progetto e verrà utilizzato quale segno distintivo di tutto il materiale elaborato. PARTECIPANTI Potranno partecipare al concorso tutti gli allievi frequentanti nell’a.f. 2023/24 i percorsi del settore grafico di ENGIM VENETO nelle sedi di Treviso e Vicenza. Il lavoro può essere individuale o di gruppo. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Per partecipare al concorso inviare email all’indirizzo scuoleserenissima@engimveneto.org con allegata la domanda di partecipazione (Allegato 1) e il logo rispettoso delle indicazioni descritte in “caratteristiche del logo”. Parteciperanno al concorso tutti i loghi pervenuti entro il 24/04/2024. VALUTAZIONE E SELEZIONE Tutti i loghi pervenuti saranno pubblicati sul sito e sui social media di progetto. Sarà proclamato vincitore il logo che raccoglierà maggiori preferenze (like e cuoricini) nei social Facebook. A tutti i partecipanti sarà consegnato un attestato di partecipazione mentre l’autore/gli autori del logo vincitore saranno invitati al meeting di Venezia previsto l’8 ottobre 2024 presso il Consiglio Regionale Veneto.    

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    Soft Skills come allenarle a scuola

    Nelle scuole ENGIM abbiamo scelto di allenare le soft skills dei nostri studenti con il metodo SKILLATI PER LA VITA. l’ambizioso progetto che ENGIM Veneto sta portando avanti nelle sue scuole in Veneto e in altre regioni italiane per affiancare alla didattica, un percorso formativo esperienziale mirato allo sviluppo di competenze relazionali positive.  Il tema dell’intelligenza emotiva non è nuovo per ENGIM, che ha sempre creduto nelle life-skills come metodo per sostenere una crescita attiva e responsabile dei ragazzi; un aiuto alla crescita consapevole, dunque, per diventare donne e uomini efficaci portando cambiamenti positivi nei contesti (lavorativi, familiari, amicali...) in cui sono inseriti.  Un percorso iniziato nel 2020 con la formazione dei docenti.  Sono loro infatti i protagonisti di questa nuova didattica delle competenze che allena l’intelligenza emotiva e le life skills in classe attraverso una metodologia creata e progettata ad-hoc per ENGIM, in riferimento al target degli allievi delle scuole professionali.    Intelligenza emotiva a scuola in 3 step  Che cosa prevede il programma adottato nelle scuole ENGIM:  Comprendere l'importanza delle life-skills.  Prima di tutto è fondamentale che i docenti allenino se stessi all’intelligenza emotiva e alle competenze ad essa collegate per capire l’importanza di questo tipo di formazione.   In alcuni casi viene poi somministrato il test Six Second per valutare il livello di emotional intelligence.  Insegnare con un approccio socio-emozionale  Significa comprendere la metodologia per progettare interventi formativi con un approccio socio-emozionale che utilizza metodi per allenare l’intelligenza emotiva e le life-skills in classe attraverso la definizione degli obiettivi, le attività da intraprendere, con oltre 200 esercitazioni da svolgere in aula con gli studenti. Ogni insegnante può scegliere di approfondire con i ragazzi una o più skill, fino ad un totale di 8.  Raccogliere i Feedback  Con l’implementazione del programma Skillati per la vita in classe, il team di Skillati accompagnerà i docenti nella preparazione degli interventi in aula e raccoglierà i loro feedback, con l'obiettivo correggere eventuali lacune e individuare punti di miglioramento per il successo del progetto. Anche gli allievi potranno ricevere utili feedback per il miglioramento delle proprie life skill attraverso la “pagellina delle life skill”.    Perché lavorare sulle life-skills: i risultati attesi  Lavorare sulle life-skills significa avere un approccio propositivo agli eventi della vita.  Le neuroscienze concordano sul fatto che lo sviluppo delle competenze trasversali impatta per più del 55% sul rendimento delle persone.  A questo si aggiunge un miglior approccio alla carriera scolastica che va dall’aumento della motivazione allo studio alla conseguente riduzione dell’abbandono scolastico fino alla riduzione degli episodi di bullismo.  Inoltre, le life-skills sono competenze sempre più ricercate nel mercato del lavoro e che pertanto accrescono l’occupabilità dei ragazzi.    La pagellina delle life-skills: il metodo di valutazione  Il metodo di valutazione di Skillati per la vita è il fiore all’occhiello dell’iniziativa.  Si tratta di un sistema messo a punto dal team interno che fornisce ai docenti uno strumento per poter dialogare con gli studenti su un tema così complesso e delicato.  Alla fine dell’anno scolastico, ogni alunno protagonista del percorso riceverà la propria “pagellina delle life-skill”, ovvero una scheda individuale in cui è esplicitato il livello di allenamento di ciascuna soft skill, da poter confrontare con la propria “Ruota di autovalutazione”.  Un documento di facile lettura che rappresenta tutte le 8 skill trattate:  Sviluppare la consapevolezza di sé  Gestire le emozioni e lo stress  Praticare la resilienza  Gestire le relazioni (relazioni efficaci, empatia e team working)  Comunicare con efficacia  Orientarsi all’azione (problem solving, decision making ed autonomia gestionale)  Coltivare il pensiero critico e creativo  Sviluppare il pensiero globale    Life-skills, sostenibilità e Agenda 2030  Parlare di Life-Skills è una priorità per chi si occupa di formazione, tanto da essere definita da molti una vera e propria emergenza educativa.  Un impegno preso dall’OCSE che ha posto come obiettivo per il Progetto Education 2030: The Future of Education and Skills la promozione delle competenze socio-emotive: l’insieme cioè di abilità, conoscenze, comportamenti, atteggiamenti e valori necessari ad ogni soggetto per gestire efficacemente il proprio comportamento affettivo, cognitivo e sociale.   L’OCSE propone 16 abilità raggruppate in 5 ambiti: coscienziosità; regolazione emotiva; collaborazione; apertura mentale; impegno con gli altri, aggiungendo infine il pensiero critico, l’auto-efficacia e la metacognizione.   Le abilità di cui parla l’OCSE, sono quelle su cui va a lavorare il programma SKILLati per la vita.  Ma c’è di più: parla di competenze trasversali anche l’UNESCO che le ritiene fondamentali per la sostenibilità e per contribuire a raggiungere gli obiettivi fissati dell’Agenda 2030  Ultimo, non certo per importanza, grazie ad una formazione professionale orientata al futuro del mondo del lavoro, non solo contribuiamo al benessere individuale, ma pone le basi per un progresso sociale collettivo, che, come Ente, perseguiamo dalla nostra nascita.  Contattaci per informarti sul metodo Skillati per la vita di ENGIM o.ballardin@engimveneto.org n.bellin@engimveneto.org    

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    Veneto e Istria senza confini

    Importante progetto transfrontaliero sulla storia della Serenissima con le scuole superiori di Italia e Croazia verso la Capitale Europea della Cultura 2025. Su otto temi chiave sono già coinvolti attivamente oltre 310 giovani di Venezia, Rovigno e Pola con Treviso e Vicenza. Focus su Marco Polo che nel 1300 scelse i vini istriani per il suo matrimonio. Hanno partecipato in tantissimi, collegati online su zoom tra il Veneto e l'Istria, all'inaugurazione del portale partecipativo scuoleserenissima.org che è avvenuto lo scorso 24 gennaio alle ore 12:18. L'evento, condotto dall'autore Vittorio Baroni e da Federica Zona del comitato direzionale di Engim Veneto, è inserito nel concept Europa Adriatica Nordest e fa parte del progetto "Scuole di Venezia, Rovigno e Pola creators per il patrimonio culturale della Serenissima" sostenuto dalla Legge Regionale del Veneto 39 del 2019. Per le autorità sono intervenuti Davide Bradanini Console Generale d'Italia a Fiume, Roberto Ciambetti presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Jessica Acquavita vicepresidente della Regione Istriana, Massimiliano De Martin assessore del Comune di Venezia, David Modrušan vicesindaco di Rovigno, Bruno Cergnul vicesindaco di Pola, Alessandro Cuk vicepresidente ANVGD nazionale. Tra i partner promotori hanno portato il saluto Stefano Grandesso responsabile dell'Istituto Tecnico ENGIM Marinelli Fonte di Venezia, Ines Venier preside della Scuola Media Superiore Italiana di Rovigno, Debora Radolovic preside della Scuola Media Superiore Italiana Dante Alighieri di Pola, Gianluigi Bettiol responsabile della Scuola ENGIM Turazza di Treviso, Valeria Gaggiato responsabile della Scuola ENGIM CIF di Venezia, Franca Blandini Suran presidente della Giunta Esecutiva Comunità Italiani di Rovigno Pino Budicin, Tamara Brussich presidente della Comunità degli Italiani di Pola che ha salutato anche per l'Unione Italiana. È intervenuta anche Graziella Gazzaniga Palermo presidente dell'Associazione Italiani di Pola e Istria. “La cultura non conosce confini – ha affermato Roberto Ciambetti (nella foto) - ed essa si dimostra ancora una volta in grado di sviluppare la capacità di analisi e di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per affrontare con successo e competenza le complessità del presente per guidarli verso il futuro”.   Il portale partecipativo mette in primo piano gli accessi diretti ai profili social Facebook, Instagram, YouTube e X, nonché i pulsanti per accedere alle tre città di Venezia, Rovigno e Pola e agli otto temi sostenibilità, arte, gastronomia, commercio, architettura, etnologia, musica e produzione. Nella prima fase del progetto c'è la firma del gemellaggio di rilevanza strategica tra le scuole di Veneto e Istria e tre innovative mostre culturali a Venezia, Rovigno e Pola con pannelli collegati al portale mediante icone QR Code. Tra gli elementi di spicco emerge anche Marco Polo (in occasione dei 700 anni dalla scomparsa e 770 dalla nascita) perché nel 1300 il famoso viaggiatore scelse i vini istriani per il pranzo del suo matrimonio con Donata Badoer. In totale sono già coinvolti 310 giovani studenti, tra questi le scuole ENGIM sono presenti con le sedi di Treviso, Vicenza e le due di Venezia impegnati a produrre elaborati che vanno dagli abiti storici del '700 fino a una serie di marchi che verranno messi in concorso pubblico, con votazione su Facebook, per selezionare il logo del progetto. La seconda fase prevede lo sviluppo in Quarnero e Dalmazia, ovvero a Fiume, Lussinpiccolo e Zara. Nella terza fase tutto il lavoro prodotto verrà esposto alla Capitale Europea della Cultura 2025 Nova Gorica e Gorizia.

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    ENGIM Venezia dal Presidente Zaia

    Gli studenti del secondo anno del settore “promozione accoglienza culturale e turistica” della scuola professionale ENGIM sede di VENEZIA, accompagnati dal direttore regionale della Fondazione ENGIM Veneto ETS Valter Giacomini e dalle docenti Raffaella Gonella e Valeria Gaggiato hanno incontrato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, per raccontare la loro esperienza educativa fatta di incontri e di valorizzazione della bellezza del nostro territorio. Ci racconta questa bella esperienza Raffaella Gonella, docente di storia dell'arte nella scuola ENGIM di Venezia. "Un percorso lungo due anni che ha visto gli studenti ENGIM occuparsi di BELLEZZA è un atto da condividere. Loro saranno il nostro futuro e in un momento così complesso diventa doveroso rivolgere lo sguardo a ciò che è bello e porta speranza. Parte tutto dalle parole del suo fondatore, San Leonardo Murialdo, “fare il bene e farlo bene”. Uno slogan che diventa cornice per percorsi e progetti in cui gli studenti del settore turismo sentano di appartenere e partecipare ad una professione da vivere con il valore che merita. La bellezza non è una facile strada da perseguire, è dimensione che porta con sé svariati aspetti. Eppure, piano piano donando ai ragazzi istruzioni per l’uso, tempi e spazi per fare esperienza di un metodo che trasforma in straordinario quello che agli occhi dei più potrebbe apparire come ordinario si impara molto di più.   Così imparo a guardare e a svelare: anche un quadro di 600 anni fa diventa affascinante. Racchiude un intreccio di storie e testimonianze utili perfino alla propria quotidianità. Al modo in cui guardo me stesso e mi relaziono al resto della classe o comunità tutta. La vita dell’Artista, la sua passione, le sue scelte e/o difficoltà: una donna, un uomo di “ieri” che, se riprendono voce, donano a chiunque si metta in ascolto, la sensazione di sentirsi capaci di comprendere. Vicini. Accolti da un mondo simbolico erroneamente lontano. Sentire i ragazzi davanti ad un Tintoretto, una scultura di Canova o un quadro di Artemisia esclamare: “prof, se avessi saputo prima che cosa è riuscito a fare questo uomo/donna, nonostante tutte le sue difficoltà, avrei guardato ai miei problemi in modo diverso”. Guardare il territorio come un'esperienza circolare Ecco che diventa facile guardare la bella Venezia come un’esperienza circolare, in cui inserirsi individuare un angolo anche periferico, studiarlo, scovare caratteristiche ed aspetti parlanti e trasformarli in un percorso in cui coinvolgere piccoli e grandi ospiti, famiglie e diversamente giovani in attività personalizzate con obiettivo di far conoscere la storia e le storie di chi ci ha preceduto. Chiunque attraversi la bellezza con noi, ne rimane estasiato. Vedere centinaia di bambini in piazza San Marco correre con un’ala posta sulle spalle per mano ai nostri giovani studenti ENGIM, o genitori bendati che si lasciano guidare dai propri figli verso una scoperta da vivere insieme diventa il motore di un veicolo inarrestabile. Cultura ed esperienza, divertimento e testimonianze di professionisti e giovani si incontrano su un piano comune di conoscenza e desiderio di guardarsi e guardare al mondo come fosse veramente un dono di cui occuparsi con responsabilità ed impegno. A Venezia ENGIM propone una scuola di istruzione e formazione professionale con percorsi di formazione professionale legati al settore Benessere, Sala e Bar e Promozione e Accoglienza Turistica e un Istituto Tecnico ENGIM Marinelli Fonte per conseguire il diploma di Perito Turistico con approfondimento sportivo. Questi percorsi permettono ai nostri giovani di imparare a dare una forma alla propria professione in modo unico: partendo dalla propria crescita e valorizzando in modo creativo il proprio sguardo e sapere. Un tesoro educativo si svela ai ragazzi con passione ed impegno e diventano – studiando prima in classe e poi in loco – esperti della bellezza custodita e/o attraversata, in un museo e/o chiesa, istituzione scelta o affidata loro, un evento: tutto viene personalizzato. Vedere dei ragazzi che non studiano per un voto o un giudizio ma per essere in grado di trasmettere le proprie passioni, sentendosi accolti, riconosciuti ed amati: i giovani possono fare esperienza di opportunità concrete e trasformarsi in adulti motivati e capaci di lasciare le proprie tracce nel mondo. L’essere svogliato, inappetente o poco interessato si può trasformare in una fiamma che nutre e porta ricchezza emotiva. Educare alla bellezza significa anche questo. Donare ai ragazzi ogni giorno la possibilità di vivere un metodo per guardare sé stessi, un compagno, un’opera d’arte in un modo di-verso. Uscire dalla classe, da sé stessi con strumenti maggiori e vivere la Bellezza dove si svela ma anche laddove venga negata o ostacolata è una caratteristica che rende ENGIM una strada in cui non solo poter arrivare dopo 3, 4 o 5 anni ad un titolo di studio ma ad essere uomini e donne capaci di occuparsi della propria vita e altrui esistenze in modo incessante alla luce di uno sguardo che non ti abbandona mai." E noi ringraziamo Raffaella per questa sua testimonianza.           

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    Dialogo tra scuola, aziende e istituzioni.

    Nella sede formativa ENGIM di Oderzo, presso il Teatro della scuola Brandolini, Fondazione ENGIM Veneto Ets ha organizzato “Scuola e Azienda: dialogo per una nuova crescita sociale ed economica”, una tavola rotonda per esplorare la relazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro delineando modalità che possano essere alla base di un rapporto di lavoro efficace e di valore per tutti gli attori coinvolti. Il cuore dell’incontro è stato un dialogo aperto e costruttivo sulla collaborazione tra il sistema educativo, il mondo delle imprese e le istituzioni. Sono intervenuti il presidente di Fondazione ENGIM padre Antonio Teodoro Lucente e il direttore nazionale ENGIM Marco Muzzarelli, Valter Giacomini del direttivo di ENGIM Veneto, Massimo Marzano Bernardi della Direzione Formazione e Istruzione della Regione Veneto, Monica Zanotto dell’ANCL Veneto, Franca Bandiera dell’Istituto Veneto per il Lavoro di Confartigianato Veneto. Il dialogo si è aperto alle testimonianze di alcune aziende che, a vario titolo, collaborano con ENGIM nelle sedi del Veneto con l’intento di gettare le basi per una collaborazione più stretta e proficua per la crescita sociale ed economica del nostro territorio. Con l'occasione è stato presentato a tutti gli stakeholder il Bilancio sociale della Fondazione ENGIM Veneto ETS. «La presentazione di questo bilancio sociale è l’occasione per inserire ENGIM Veneto all’interno della cornice nazionale del gruppo ENGIM» ha dichiarato in apertura Marco Muzzarelli direttore nazionale ENGIM. «Ci misuriamo attraverso i Bilanci Sociali per migliorarci e innovarci. In ENGIM crediamo nel continuo dialogo con le imprese per dare ai nostri giovani le migliori competenze spendibili nel mondo del lavoro. Immaginiamo la prossima frontiera dell’impresa formativa oltre al semplice luogo di sperimentazione ibrido scuola-impresa, ma all’interno delle aziende che iniziano a interpretarsi esse stesse come enti formatori». Valter Giacomini del Comitato Direzionale di Fondazione ENGIM Veneto Ets ha presentato i numeri del Bilancio Sociale 2022, con l’obiettivo di fornire un quadro esatto degli impatti sociali ed economici generati dalle scuole ENGIM sul territorio e per rilanciare una collaborazione fattiva tra scuola e lavoro, in questo sfidante contesto educativo per i nostri adolescenti. Massimo Marzano Bernardi ha illustrato il sistema educativo regolamentato dalla legge regionale n.8/2017 basata sulla libertà di scelta e la pari opportunità di accesso ai percorsi formativi. Sono tre i punti chiave: «È necessario un dialogo continuo delle scuole di formazione con il mondo del lavoro rendendo proficuo il processo di co-progettazione per una programmazione condivisa con il mondo imprenditoriale; la parità tra enti formativi pubblici e privati, garantita dall’accreditamento obbligatorio, amplia il panorama di offerte e favorisce la verticalizzazione della filiera formativa, dalle IeFP agli ITS academy; in ultimo l’istituzione di percorsi per lo sviluppo delle competenze trasversali per garantire la crescita individuale degli allievi come cittadini ancor prima che come lavoratori», ha spiegato Marzano. «L’apprendistato formativo in Veneto ha trovato molti ostacoli burocratici nella sua applicazione e nel 2016 l’ANCL ha supportato le aziende con una guida operativa che spiegava le tre componenti della busta paga: una corrispondente alle ore di formazione a scuola, una alla formazione in azienda e una di lavoro effettivo in azienda» – ha raccontato Monica Zanotto dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro ANCL Veneto. «Oggi possiamo affermare che l’apprendistato formativo è ben accolto: lo strumento funziona e nella maggior parte dei casi si trasforma in apprendistato professionalizzante». «Le imprese vogliono il benessere dei loro lavoratori perché senza un lavoro che fa stare bene, l’azienda non cresce» ha detto Franca Bandiera dell’Istituto Veneto per il Lavoro. «Le imprese hanno bisogno dei giovani come “portatori sani” di innovazione e di tutto quello che le nuove generazioni chiedono, perché possano aiutarli a crescere nel nuovo contesto, con le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie». Un secondo tavolo di lavoro ha coinvolto il mondo delle imprese per condividere criticità e buone prassi con formatori e tutor di sviluppo professionale di ENGIM Veneto. Nello specifico, Luca Zanfavero dell’agenzia per il lavoro UMANA ha illustrato la difficoltà di reperimento delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro imputabili alla mancanza di competenze specifiche e al calo demografico. Cristiano Gaggion di Confartigianato, da imprenditore e anche formatore in ENGIM, vede nella presenza di professionisti nei laboratori, una proficua collaborazione finalizzata all’inserimento degli allievi nel mondo del lavoro. Manuel De Martin di EcorNaturSì ha posto l’accento sull’importanza della formazione in azienda, anche all’interno di enti che si occupano di formazione. «Leggere la realtà attraverso i numeri del bilancio sociale, per ENGIM è l’occasione per interrogarsi sul nostro futuro, per mettere meglio a fuoco in che direzione muoversi al fine di raggiungere la mission. La redazione di questo Bilancio Sociale è un atto partecipativo e chiede di mettere a punto strumenti per ascoltare le persone di ENGIM, per favorire lo sviluppo integrale loro e delle persone che si rivolgono alle nostre sedi formative» – ha dichiarato in chiusura padre Antonio Lucente, presidente di Fondazione ENGIM. «Il prossimo step sarà quello di interrogare i nostri giovani allievi per continuare a camminare insieme a loro, in ascolto del loro grido e del grido della terra. È tempo di relazioni, di responsabilità, dell’ascolto dei giovani lavoratori; un ascolto che implica empatia, conversione, cambiamento per rispondere ai bisogni che sono narrati nei numeri di questo bilancio sociale».     DATI del BILANCIO SOCIALE 2022 di Fondazione ENGIM Veneto Ets Con l'occasione è stato presentato il Bilancio Sociale 2022 di ENGIM Veneto, con cui la fondazione regionale illustra le attività, i progetti, le strategie e i risultati ottenuti nel corso dell’esercizio 2022 con l’obiettivo di fornire, negli anni, un quadro sempre più dettagliato degli impatti generati dalle attività in ambito economico, sociale e ambientale e quindi di sostenibilità. Nel 2022 le attività di formazione professionale di ENGIM Veneto hanno coinvolto 3165 allievi giovani e adulti in 168 corsi, con attività di mobilità all’estero che hanno coinvolto 117 allievi. Il successo occupazionale si attesta all’85% di occupati a due anni dal diploma e a 78 apprendistati attivati durante il percorso di formazione. La verticalizzazione della filiera formativa è favorita dall’inserimento di percorsi IFTS che nel 2022 hanno coinvolto 60 allievi che avevano conseguito il diploma professionale. Sul territorio, è nato in piena pandemia, ad ottobre 2020, il Sanga-Bar, il Bistrot dell'Inclusione, un'impresa formativa che realizza l’impegno sociale di dare una possibilità lavorativa a ragazzi con disabilità cognitive, moltiplicando i motivi di orgoglio e le ambizioni di un progetto cui ENGIM Veneto tiene il particolar modo. Sanga-Bar rappresenta l’ultimo tassello del progetto “Officina del buono”, laboratorio produttivo inaugurato nel 2019 in sinergia con molte aziende del territorio e con l’impresa sociale “I bambini delle fate”, con l’obiettivo di realizzare prodotti da forno dolci e salati destinati proprio al bistrot. FONDAZIONE ENGIM VENETO ENGIM Veneto è una Fondazione Ets che aderisce all’Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo - ENGIM. Nelle sue 12 sedi formative, ENGIM Veneto realizza un’offerta didattica calibrata in base alle realtà produttive del territorio, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, grazie a una proposta dinamica e flessibile che supporta i giovani e gli adulti con azioni personalizzate per contrastare l’abbandono scolastico e agevolare la realizzazione personale. Nelle sedi ENGIM Veneto è attivo il servizio di orientamento e ricerca attiva del lavoro, per coniugare il percorso di studi effettuati con i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro, riducendo i tempi di inserimento lavorativo.

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