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Ennovation: Cittadinanza Globale e Sviluppo Sostenibile


Ennovation - Percorso di formazione interna rivolto al personale ENGIM Veneto

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Quali sono le innovazioni ENGIM Veneto sul tema della cittadinanza globale e dello sviluppo sostenibile?

Nell'appuntamento ENNOVATION abbiamo portato al centro dell’attenzione le strategie educative per la cittadinanza globale attraverso l’intervento del Prof. Alessio Surian, Docente all’Università di Padova e coordinatore del team della Strategia italiana per l’Educazione alla Cittadinanza Globale, approvata dal Comitato Interministeriale per la con allo Sviluppo (CICS).

“La formazione si deve focalizzare su percorsi che educhino ai nuovi paradigmi della sostenibilità e della compatibilità umana e ambientale”

Inizia così l’intervento del Prof. Surian che espone come la consapevolezza del nostro “stare nel tempo” deve necessariamente fare i conti anche con le nostre abitudini quotidiane e sottolinea che il cambiamento di queste abitudini genera di fatto una paura. Nel momento in cui si deve davvero intervenire sulle scelte di tutti i giorni, infatti, è come se implicitamente mi venisse chiesto di uscire dalla mia zona di comfort, che è quella dell'abitudine, appunto.

Questa affermazione, il fatto cioè di cambiare consuetudini che viste nella complessità delle iniziative umane sul pianeta non si possono definire sostenibili, ci rimanda al concetto di “punto di svolta” ripreso anche dalle scienze. Una visione riduzionistica del problema, una visione individualistica e troppo spesso lontana dall'impatto sul contesto globale, infatti, non permette una conoscenza complessiva dei reali problemi legati alla sostenibilità ambientale.

Le azioni di cittadinanza globale dell'individuo e del singolo devono recuperare un modello sistemico, un riferimento più ambio e globale del loro impatto sul pianeta, tenendo conto di un design ecologico che guarda al metabolismo del territorio nel suo quadro ecologico complessivo.

Comprendere questo fenomeno significa mettere in relazione tutte le componenti in campo: curare le relazioni tra le persone, ma nello stesso tempo, trovare pattern più ampi nei processi organizzativi della natura valorizzando le diversità per andare a decostruire i nostri preconcetti di discriminazione.

Come educatori del mondo della formazione il nostro compito è di trovare le risorse interne andando ad interrogarci sulla nostra impronta ecologica.

Questo permette di fornire consapevolezza su come ogni nostra azione trasforma il pianeta.

L’approccio esperienziale è il metodo più indicato per riuscire a trasferire a studenti, ma anche agli stessi docenti, le conoscenze teoriche e pratiche per lo sviluppo sostenibile nel suo complesso, attento quindi agli stili di vita, ai diritti umani, al genere e alla promozione della cultura della pace anche e soprattutto nei rapporti quotidiani.

Educare alla pace significa comprendere le diversità come un arricchimento reciproco, un processo che si attiva solo se si è in grado di stimolare la capacità di ascoltare per attivare processi di dialogo e confronto, che coinvolgano tutto il territorio educante, anche le famiglie.

La strategia italiana prende ispirazione dal lavoro UNESCO “Nell’educazione un tesoro” per imparare a vivere insieme.

La cornice UNESCO identifica 7 competenze - dall’operare scelte informate di cittadinanza attiva fino alla responsabilità per il bene comune - e 11 torsioni pedagogiche che diventano indispensabili per far crescere l’educazione alla cittadinanza globale nelle nostre scuole.

Il pdf sulla strategia per ECG Italiana è visionabile a questo link

 

Le 7 competenze

  1. Cittadinaza attiva: saper operare scelte informate e applicare il sapere nella pratica;
  2. Approccio critico: saper decostruire le informazioni e comprendere come sono state costruite socialmente;
  3. Complessità e approccio olistico: comprendere le ecologie, le tensioni e gli equilibri mondiali nella consapevolezza di vivere all’interno di un sistema interdipendente in cui ogni azione provoca effetti sulle dinamiche locali e planetarie;
  4. Diversità culturale: saper considerare i contesti caratterizzati dalla diversità come potenzialmente vantaggiosi per tutti;
  5. Pratiche collaborative e dialogiche nell’affronatre i problemi e nei processi decisionali;
  6. Apprendimento trasformativo: l’impegno a produrre un cambiamento locale che influenzi anche il globale;
  7. Consapevolezza e responsabilità per il bene comune.

Come abbiamo calato questa strategia all’interno delle scuole ENGIM Veneto?

Spetta a Nicola Bellin nostro Referente all’Educazione alla Cittadinanza Globale presentare i progetti in corso e quelli futuri.

ENGIM ha introdotto dall’anno scorso il percorso educativo BeHuman BeGreen, un'attività di cittadinanza globale che mira ad educare ai temi dell’agenda 2030 e non solo.

Ogni scuola sta svolgendo singolarmente azioni concrete con percorsi didattici finalizzati all’educazione ambientale, civica e all’interculturalità, svolti anche in collaborazione con attori esterni quali aziende, ONG o consulenti.

  • Ne sono stati un esempio l'adesione al progetto Young Innovator in collaborazione con l’Azienda Selene per sensibilizzare i giovani contro lo spreco alimentare
  • l’iniziativa Abbiamo Riso per una cosa seria,
  • il campo di Lampedusa in collaborazione con ENGIM Internazionale o 
  • le attività con il Servizio Civile Universale.
  • Ultima in ordine di tempo l'esperienza di formazione sulla pedagogia antirazzista, in collaborazione con Progetto Mondo Mlal e ENGIM Internazionale.

L’area di Educazione alla Cittadinanza Globale si unisce allo sforzo del lavoro svolto dall’Animazione Pastorale Giuseppina, con la quale collaboriamo per approfondimenti tematici - dalla giornata contro le discriminazioni fino ad attività di educazione ambientale svolte sul territorio.

Questi percorsi sono finalizzati a creare maggior auto-consapevolezza intesa come la capacità di agire come cittadini del mondo.

Il tema della consapevolezza e delle Life skills, inoltre sono ribadite anche attraverso le attività previste nel progetto Skillati per la Vita, introdotte in uno dei precedenti appuntamenti Ennovation.

Tutte le attività sono esperienze capaci di calare la teoria nella quotidianità, proprio per educare attraverso il fare, caratteristica fondamentale delle nostre scuole.

Cittadinanza Globale: i nostri obiettivi

Entro il 2030 inoltre ENGIM si pone un altro importantissimo obiettivo: abbattere l’impatto ambientale delle scuole e ottenere le certificazioni di sostenibilità.

Un percorso in fase sperimentale nella scuola di Chievo attraverso la costruzione di una coscienza ecologica concreta, attuata con la promozione di stili di vita green e sostenibili - dal plastic free al consumo di prodotti equo-solidali, fino al miglioramento dei consumi energetici.

La sperimentazione durerà un anno durante il quale si analizzeranno buone prassi e modelli applicabili

Per aderire ai diversi percorsi o per maggiori approfondimenti, è possibile inviare una email a ennovation@engimveneto.org

 

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    I pericoli dietro a un Click

      Come aiutare i nostri ragazzi a navigare sicuri nel mondo digitale? In ENGIM abbiamo a cuore i nostri studenti e ogni altro giovane o persona che desidera crescere secondo i valori del rispetto e della salvaguardia dell'ambiente e del nostro tessuto sociale. Il web diventa allora un passaggio fondamentale in questo particolare momento storico che impatta sulla crescita consapevole dei nostri studenti.  Per questa ragione abbiamo organizzato un incontro gratuito e aperto al pubblico per esplorare i pericoli nascosti dietro un click. Un momento per riflettere insieme a genitori, insegnanti, studenti e operatori sociali organizzato nell’ambito del progetto FRAME BY FRAME – racconti di giovani fuori-classe in corto (DGR 350 del 04/04/2024, finanziato con Dec. 956 del 23/07/2024). Venerdì 30 maggio 2025 Ore 18.30 – 20.30 nella scuola ENGIM SFP Turazza, Treviso Via F. da Milano, 7  🌐 Anche online su Zoom → Collegati qui   Interviene: Vanessa Pavan – Educatrice e progettista educativa di Palazzina Educational che tratterà i seguenti temi: i rischi legati all’uso improprio del web, come riconoscere le fake news e verificare le fonti, l’uso responsabile dei social e della tecnologia da parte dei nativi digitali.   Perché è importante partecipare?   Oggi i social network fanno parte della quotidianità dei ragazzi fin dalla preadolescenza. Tra TikTok, Instagram, YouTube e chat, la vita online è un’estensione di quella reale — ma con rischi spesso sottovalutati. Dietro un semplice click si nascondono contenuti inappropriati, fake news, dipendenze digitali, cyberbullismo e trappole legate alla privacy. Partecipare a questo incontro significa capire come accompagnare i ragazzi ma anche gli adulti, nell’uso consapevole dei social, educarli a distinguere ciò che è vero da ciò che manipola, e fornire loro strumenti concreti per navigare in modo sicuro e responsabile. È un momento prezioso di confronto per famiglie e insegnanti, per formare cittadini digitali più consapevoli. Un’occasione importante per chi cerca una scuola superiore attenta all’educazione digitale e ai valori sociali, come ENGIM sta portando avanti fin dalla sua nascita. Per informazioni: Tel: +39 0422 412267 f.zonta@engimveneto.org    

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    Campo Nazionale ENGIM 2025

    Liberare per liberarsi, è il tema del Campo Nazionale ENGIM, quest'anno dedicato, nell'80° anno dalla Liberazione, a far vivere i valori della Resistenza ai nostri allievi nella società d’oggi. Abbiamo coinvolto 60 ragazzi e impegnato 16 formatori provenienti da tutte le sedi ENGIM in Italia, oltre al Presidente ENGIM che ha accompagnato il gruppo durante tutto il periodo.   3 giorni per fare tante esperienze di vita e di comunità. Tra queste, la visita alle Fosse Ardeatine ha permesso agli allievi di approfondire il contesto storico in cui sono avvenuti i fatti tragici accaduti a Roma, costati la vita a 335 vittime innocenti. La visita è stata guidata dalla collega Marta Mazzeo, che ringraziamo perché ha saputo accompagnare i ragazzi in un luogo sacro, testimone di una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale. Non meno importanti le bellissime esperienze di servizio: incontri, sguardi, nuove amicizie, lavoro collaborazione e spirito di squadra per "essere resistenti" concretamente, portando il nostro servizio e tempo a favore di chi nella società ha meno opportunità e diritti. Bravi ragazzi ...e formatori orgogliosi! Infina una mattinata dedicata alle riflessioni su tutte le esperienze vissute, compreso il passaggio della Porta Santa presso la Basilica di San Paolo.   Leggi di più sul tema di quest'anno nelle parole del nostro Presidente: "La dignità non si concede: si riconosce. Sta nella semplice e radicale verità di essere umani. È inviolabile, universale, non negoziabile. Non si misura col successo, né si compra con lo status. Non dipende dalla nascita, dal passaporto o dal rendimento. Ogni volto porta impressa la stessa grandezza. Ogni storia merita rispetto. Ogni persona è portatrice di valore, anche quando la società la dimentica o la esclude. È da questa consapevolezza che nasce la responsabilità educativa: accompagnare i giovani a riconoscere la propria dignità e a lottare perché nessuno venga privato della sua. Per questo il nostro compito non è solo istruire, ma liberare. Liberare da paure, da etichette, da pregiudizi. Liberare dalla solitudine, dal sentirsi “meno”, dallo scarto. E in questo gesto, ci liberiamo anche noi. Dalle abitudini che anestetizzano. Dalla rassegnazione che ci svuota. Dalla complicità con un sistema che esclude. “Liberare per liberarsi.” È lo slogan del nostro Campo Nazionale. È una scelta. È una direzione.

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    Matteo Lancini sugli adolescenti

    Bisogna “stare non fare” ed essere adulti nel vero senso della parola, ascoltanti, non giudicanti, ma capaci di assumersi le proprie responsabilità e ad accettare il proprio adolescente così com’è, indirizzandolo se necessario e aiutandolo ad orientarsi. E’ questa la sintesi dell’incontro “Adulti e adolescenti: come stare in relazione?” con protagonista lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, docente presso l’Università Milano-Bicocca e l’Università Cattolica di Milano, tra i più autorevoli esperti italiani sul tema dell’adolescenza, che si è svolto presso l’Università di Verona – Polo Zanotto (Aula T1, Viale Università 4, Verona), nell’ambito del progetto “Orientati N6/11, interventi per lo sviluppo di servizi di orientamento ed educazione alla scelta”, realizzato da ENGIM Veneto con il sostegno della Regione Veneto all'interno del programma regionale FSE+ 2021-2027 - DGR 685/2023. Un’occasione nata in particolare sia per orientare i giovani nelle scelte scolastiche e nella vita ma anche e soprattutto per dare una direzione agli adulti e addetti ai lavori, genitori, docenti, formatori, in difficoltà nel destreggiarsi in un mondo così veloce e difficile per gli adolescenti, spaesante, senza certezze ma molto violento. E dove gli adulti anziché essere un modello per i giovani sono contradditori, sono quelli che tolgono il cellulare e internet ai ragazzi per poi passare ore sui social, magari postando foto dei loro figli. “Con questo evento- queste le parole di Valter Giacomini del Comitato direttivo ENGIM - abbiamo voluto offrire alla collettività un’occasione concreta per fermarsi ad ascoltare, riflettere e ripartire. Lavorare con gli adolescenti significa prima di tutto essere adulti capaci di stare nella relazione, anche quando è difficile. Questo è il cuore del progetto Orientattivamente e dell’impegno quotidiano di ENGIM Veneto sul territorio.” Non sono mancati riferimenti alla cronaca di questi ultimi giorni che vedono “i giovani uscire di casa con il coltello per la paura che hanno dentro e non sanno gestire. queste le parole di Matteo Lancini durante l’incontro – paure che però gli adulti non permettono loro di esprimere, per l’incapacità di rispondere a queste emozioni” Un’angoscia da imputarsi secondo Lancini ad un dolore lancinante, ad uno spaesamento, ad un popolo di ragazzi soli che non hanno ricevuto ascolto e non hanno di fronte adulti con la A maiuscola, ma solo adulti che sono capaci di negare loro l’uso dei social quando loro sono i primi a stra utilizzarli, a imporre regole senza trovare altre strategie. Adulti incapaci di stare in relazione in estrema sintesi “Siamo gli adulti della relazione amichevole tra genitori e figli, però  chiediamo ai figli di essere loro stessi ma a modo nostro- è diretto Matteo Lancini di fronte ad una platea composta da giovani ma soprattutto educatori, formatori e genitori - Non sappiamo cioè stare in relazione, accettare l’altro, che sia nostro figlio o un’altra persona, siamo nell’epoca dell’egoismo estremo, dell’autonomia esasperata che non permette di essere coppia perché la coppia limita il nostro essere e i nostri progetti. I ragazzi di oggi invece chiedono solo questo, di essere ascoltati e capiti, di essere interrogati su quello che sono e su come stanno, di stare con loro nel loro dolore se necessario. Dobbiamo cioè non fare ma stare, in relazione. Comprendere che tutti, giovani e adulti, vivono in un mondo complesso, dove dobbiamo fare i conti con le nostre fragilità. Non sono certo i videogiochi a creare giovani criminali anche se sono videogiochi violenti, ma è il silenzio assordante e l’incapacità degli adulti di stare al fianco dei ragazzi a creare quel vuoto che un giovane va a colmare in altro modo, chi isolandosi socialmente, chi con disturbi alimentari, chi tagliandosi, chi commettendo reati per farsi notare, per uscire dall’anonimato, per essere qualcuno. Siamo chiamati a creare o a ricreare una comunità educante, a partire dalla famiglia, fino alla scuola, al patronato, alla politica. Bisogna andare oltre la mera valutazione e valutare altro dei ragazzi, fare le domande giuste usando anche l’Ia e non negando questi strumenti nelle scuole per esempio, dobbiamo andare a prendere i ragazzi, ci sono molti presidi che lo fanno o imprese che costruiscono scuole”. Ecco come ha interpretato le parole di Lancini la nostra "facilitatrice visuale" Elena Brugnerotto nel suo lavoro qui sotto:   Un evento dedicato a famiglie, ragazzi, educatori ed istituzioni per comprendere meglio la relazione giovani adulti soprattutto nel delicato momento della scelta scolastica e professionale. Un evento dedicato a famiglie, ragazzi, educatori ed istituzioni per comprendere meglio la relazione giovani adulti soprattutto nel delicato momento della scelta scolastica e professionale. Sono intervenuti __________________________________________________________________________________________ VALTER GIACOMINI - ENGIM Veneto Saluti delle istituzioni                    FABIO MENIN - Direttore Programmazione gestione formazione professionale e istruzione  Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, Regione del Veneto ELISA LA PAGLIA - Assessora politiche educative e scolastiche Comune di Verona LUCA ZAMPERINI  Assessore alla pubblica istruzione, politiche economiche del lavoro e scuola del Comune di Villafranca di Verona              Relatori: MATTEO LANCINI            Psicologo e psicoterapeuta, docente all'Università Milano Bicocca e Univerità Cattolica di Milano MICAELA FAGGIANI        Giornalista e social media editor che modera l’incontro GIULIA CAILOTTO            Formatrice, attrice che interpreta il tema  ELENA BRUGNEROTTO  Facilitatrice visuale

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    Progetto Serenissima: siamo a Fiume!

      Nuova e importante tappa del progetto #SERENISSIMA che arriva a Fiume!   Formazione, orientamento e dialogo interculturale: sono questi i pilastri su cui si fonda il progetto Serenissima – Patrimonio Culturale dal Veneto all’Istria, in Dalmazia, Quarnero e Venezia Giulia, di cui ENGIM Veneto è capofila e che ha visto impegnate le scuole ENGIM di Venezia, Vicenza e Treviso. Un’iniziativa che coinvolge scuole superiori, studenti e docenti italiani e croati, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale condiviso lungo la sponda adriatica. Un patto tra scuole, territori e comunità Il progetto ha vissuto uno dei suoi momenti più significativi con la firma ufficiale di un Patto di gemellaggio tra istituti scolastici italiani e croati, alla presenza di quasi duecento studenti provenienti dall’Istria, dalla Croazia e dal Nord Italia. Un evento che sottolinea l’impegno delle scuole nella promozione della cultura, del dialogo europeo e dell’educazione alla cittadinanza attiva. La delegazione di ENGIM Veneto, guidata da Federica Zonta e Silvio Buson, ha rappresentato con orgoglio il sistema della formazione professionale veneto, portando la propria esperienza nel campo dell’orientamento formativo e professionale e confermando la vocazione dell’ente a operare in rete per l’educazione dei giovani e lo sviluppo dei territori.       Allegato Dimensione progetto Serenissima con ENGIM Capofila 108.14 KB programma evento Serenissima con Engim Capofila 1.33 MB    

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    Lo sport che educa

    Oggi i nostri studenti protagonisti della Giornata dello Sport a Venezia, nell’ambito del progetto “Sport, Ambiente e Tradizione a Venezia”, un’iniziativa che coniuga la pratica sportiva con la scoperta del territorio e la riflessione sui valori educativi dello sport. In uno scenario unico come l’Isola di San Servolo a Venezia, gli studenti delle scuole ENGIM Veneto  hanno potuto sperimentare attività in acqua e a terra, scoprendo le discipline della voga veneta e del dragonboat, e mettendosi alla prova in un percorso di orienteering fotografico e in un laboratorio con un maestro d’ascia. La giornata sarà molto più di un evento sportivo: un’occasione concreta per sviluppare competenze trasversali, rafforzare il lavoro di squadra e vivere l’inclusione in modo autentico. Attraverso l’impegno nella pratica sportiva, gli studenti avranno modo di riflettere sui valori del  rispetto, amicizia, eccellenza, determinazione, ispirazione, con l’obiettivo di portarli nella loro quotidianità, a scuola come nella vita. Il progetto ha valorizzato la cultura veneziana della mobilità sull’acqua, ma soprattutto ha offerto agli studenti delle scuole ENGIM Veneto un modo nuovo per entrare in relazione tra loro e con il territorio, sperimentando il valore dello sport come ponte educativo, capace di unire differenze e promuovere crescita personale. Un grazie speciale agli educatori, agli istruttori sportivi e a tutto lo staff che ha reso possibile questa esperienza inclusiva, coinvolgente e significativa per tutti i partecipanti.

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    Benvenuto alle famiglie dei nuovi iscritti

    Gentili genitori, è con grande gioia che vi diamo il benvenuto ufficiale nella nostra comunità scolastica. L'iscrizione dei vostri figli all’Engim di Vicenza segna l'inizio di un percorso importante, un viaggio che intraprenderemo insieme, per accompagnarli verso un futuro ricco di soddisfazioni. Comprendiamo l'importanza di questo passaggio e desideriamo rassicurarvi: saremo al vostro fianco in ogni fase. Nei prossimi mesi, vi forniremo tutte le informazioni necessarie per preparare al meglio l'ingresso dei vostri figli nella scuola superiore. Dopo l'esame di terza media, vi convocheremo per completare l'iscrizione con la modulistica richiesta e avremo la possibilità di fare un colloquio individuale con ogniuno di voi, per conoscerci meglio. Crediamo fermamente che gli anni che ci attendono saranno un'opportunità straordinaria per i vostri figli di crescere, apprendere e scoprire il loro pieno potenziale. Ci impegneremo a creare un ambiente stimolante e accogliente, dove ogni studente possa sentirsi valorizzato e supportato. Vi invitiamo esplorare il nostro sito web e a seguirci sui nostri canali social, dove potrete rimanere aggiornati sulle nostre attività, progetti e novità. Collegatevi qui sotto! Auguriamo ai vostri figli una serena e proficua conclusione dell'anno scolastico. Li aspettiamo con entusiasmo, pronti ad accoglierli nella nostra famiglia scolastica. Siamo a vostra completa disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.  

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