Gli studenti del secondo anno del settore “promozione accoglienza culturale e turistica” della scuola professionale ENGIM sede di VENEZIA, accompagnati dal direttore regionale della Fondazione ENGIM Veneto ETS Valter Giacomini e dalle docenti Raffaella Gonella e Valeria Gaggiato hanno incontrato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, per raccontare la loro esperienza educativa fatta di incontri e di valorizzazione della bellezza del nostro territorio.
Ci racconta questa bella esperienza Raffaella Gonella, docente di storia dell'arte nella scuola ENGIM di Venezia.
"Un percorso lungo due anni che ha visto gli studenti ENGIM occuparsi di BELLEZZA è un atto da condividere. Loro saranno il nostro futuro e in un momento così complesso diventa doveroso rivolgere lo sguardo a ciò che è bello e porta speranza.
Parte tutto dalle parole del suo fondatore, San Leonardo Murialdo, “fare il bene e farlo bene”. Uno slogan che diventa cornice per percorsi e progetti in cui gli studenti del settore turismo sentano di appartenere e partecipare ad una professione da vivere con il valore che merita.
La bellezza non è una facile strada da perseguire, è dimensione che porta con sé svariati aspetti. Eppure, piano piano donando ai ragazzi istruzioni per l’uso, tempi e spazi per fare esperienza di un metodo che trasforma in straordinario quello che agli occhi dei più potrebbe apparire come ordinario si impara molto di più.
Così imparo a guardare e a svelare:
anche un quadro di 600 anni fa diventa affascinante. Racchiude un intreccio di storie e testimonianze utili perfino alla propria quotidianità. Al modo in cui guardo me stesso e mi relaziono al resto della classe o comunità tutta. La vita dell’Artista, la sua passione, le sue scelte e/o difficoltà: una donna, un uomo di “ieri” che, se riprendono voce, donano a chiunque si metta in ascolto, la sensazione di sentirsi capaci di comprendere. Vicini. Accolti da un mondo simbolico erroneamente lontano.
Sentire i ragazzi davanti ad un Tintoretto, una scultura di Canova o un quadro di Artemisia esclamare: “prof, se avessi saputo prima che cosa è riuscito a fare questo uomo/donna, nonostante tutte le sue difficoltà, avrei guardato ai miei problemi in modo diverso”.
Guardare il territorio come un'esperienza circolare
Ecco che diventa facile guardare la bella Venezia come un’esperienza circolare, in cui inserirsi individuare un angolo anche periferico, studiarlo, scovare caratteristiche ed aspetti parlanti e trasformarli in un percorso in cui coinvolgere piccoli e grandi ospiti, famiglie e diversamente giovani in attività personalizzate con obiettivo di far conoscere la storia e le storie di chi ci ha preceduto.
Chiunque attraversi la bellezza con noi, ne rimane estasiato.
Vedere centinaia di bambini in piazza San Marco correre con un’ala posta sulle spalle per mano ai nostri giovani studenti ENGIM, o genitori bendati che si lasciano guidare dai propri figli verso una scoperta da vivere insieme diventa il motore di un veicolo inarrestabile. Cultura ed esperienza, divertimento e testimonianze di professionisti e giovani si incontrano su un piano comune di conoscenza e desiderio di guardarsi e guardare al mondo come fosse veramente un dono di cui occuparsi con responsabilità ed impegno.
A Venezia ENGIM propone una scuola di istruzione e formazione professionale con percorsi di formazione professionale legati al settore Benessere, Sala e Bar e Promozione e Accoglienza Turistica e un Istituto Tecnico ENGIM Marinelli Fonte per conseguire il diploma di Perito Turistico con approfondimento sportivo. Questi percorsi permettono ai nostri giovani di imparare a dare una forma alla propria professione in modo unico: partendo dalla propria crescita e valorizzando in modo creativo il proprio sguardo e sapere.
Un tesoro educativo si svela ai ragazzi con passione ed impegno e diventano – studiando prima in classe e poi in loco – esperti della bellezza custodita e/o attraversata, in un museo e/o chiesa, istituzione scelta o affidata loro, un evento: tutto viene personalizzato.
Vedere dei ragazzi che non studiano per un voto o un giudizio ma per essere in grado di trasmettere le proprie passioni, sentendosi accolti, riconosciuti ed amati: i giovani possono fare esperienza di opportunità concrete e trasformarsi in adulti motivati e capaci di lasciare le proprie tracce nel mondo. L’essere svogliato, inappetente o poco interessato si può trasformare in una fiamma che nutre e porta ricchezza emotiva. Educare alla bellezza significa anche questo.
Donare ai ragazzi ogni giorno la possibilità di vivere un metodo per guardare sé stessi, un compagno, un’opera d’arte in un modo di-verso.
Uscire dalla classe, da sé stessi con strumenti maggiori e vivere la Bellezza dove si svela ma anche laddove venga negata o ostacolata è una caratteristica che rende ENGIM una strada in cui non solo poter arrivare dopo 3, 4 o 5 anni ad un titolo di studio ma ad essere uomini e donne capaci di occuparsi della propria vita e altrui esistenze in modo incessante alla luce di uno sguardo che non ti abbandona mai."
E noi ringraziamo Raffaella per questa sua testimonianza.