
Educare all’ecologia significa contribuire al miglioramento della qualità della vita di tutti noi e del nostro pianeta. Nelle scuole ENGIM stiamo applicando un modello di comportamenti virtuosi per una corretta gestione dei rifiuti. Piccoli gesti quotidiani che modificano la percezione del sé nei confronti del Mondo, aprendosi agli altri in maniera pro-attiva e pro-positiva.
Nei mesi di gennaio e febbraio gli alunni delle classi prime A, B e C della Scuola di Formazione Professionale Voltolini di Verona e la classe prima E della SFP Leone XIII di Vicenza, sono stati coinvolti nel percorso di educazione ambientale “BE Human BE Green” (leggi qui) nel quadro dei percorsi di Educazione alla Cittadinanza Globale promossi e sviluppati da ENGIM Veneto.
L’obiettivo del percorso, gestito da un educatore con il supporto dei formatori, è stato dialogare con gli studenti sul grande tema del cambiamento climatico, raccogliendo le loro opinioni sulle problematiche e sui personaggi influenti come Greta Thunberg, ma soprattutto andando a identificare che cosa ognuno di noi può fare nella propria quotidianità, in maniera semplice e immediata, per contribuire a migliorare la qualità della vita sul nostro pianeta.
Il gioco come metodo educativo
I ragazzi sono stati coinvolti in laboratori composti da giochi, visione di video, ascolto di musiche e lavori di gruppo creativi, nei quali hanno potuto concentrarsi in particolare su tre temi fondamentali che attraversano la loro giornata: la gestione dei rifiuti, l’uso corretto dell’acqua e i sistemi per evitare lo spreco alimentare.
Attraverso le diverse attività hanno imparato da dove arriva e come viene prodotto quello che si consuma, comprendendo la quantità di energia umana e industriale che si mette in movimento, a livello internazionale, per garantire i prodotti che ogni giorno diamo per scontato nella nostra vita, con l'obiettivo di adottare stili di vita responsabili.
La risposta degli alunni è stata molto positiva.
Gli interventi e i punti di vista espressi, ricchi di contenuto proveniente anche dalle proprie esperienze personali, hanno dimostrato la presenza di una consapevolezza del proprio ruolo di attori chiave nell’influenzare l’andamento del pianeta, senza attendere che siano necessariamente le istituzioni a guidare le loro azioni, ma iniziando fin da subito a mettere in pratica quanto appreso.
Un impegno che i ragazzi hanno sottoscritto in un documento condiviso.
La lettera degli intenti firmata dai ragazzi
Le classi hanno firmato un documento simbolico di presa di posizione per poi approfondire, attraverso i lavori di gruppo, idee e proposte per realizzare una corretta raccolta dei rifiuti differenziata, riutilizzare materiali, risparmiare acqua e cibo.