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Dialogo tra scuola, aziende e istituzioni.


Dibattito tra attori diversi per delineare nuove modalità di collaborazione più efficaci per tutti.

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Nella sede formativa ENGIM di Oderzo, presso il Teatro della scuola Brandolini, Fondazione ENGIM Veneto Ets ha organizzato “Scuola e Azienda: dialogo per una nuova crescita sociale ed economica”, una tavola rotonda per esplorare la relazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro delineando modalità che possano essere alla base di un rapporto di lavoro efficace e di valore per tutti gli attori coinvolti. Il cuore dell’incontro è stato un dialogo aperto e costruttivo sulla collaborazione tra il sistema educativo, il mondo delle imprese e le istituzioni.

Sono intervenuti il presidente di Fondazione ENGIM padre Antonio Teodoro Lucente e il direttore nazionale ENGIM Marco MuzzarelliValter Giacomini del direttivo di ENGIM Veneto, Massimo Marzano Bernardi della Direzione Formazione e Istruzione della Regione Veneto, Monica Zanotto dell’ANCL Veneto, Franca Bandiera dell’Istituto Veneto per il Lavoro di Confartigianato Veneto.

Il dialogo si è aperto alle testimonianze di alcune aziende che, a vario titolo, collaborano con ENGIM nelle sedi del Veneto con l’intento di gettare le basi per una collaborazione più stretta e proficua per la crescita sociale ed economica del nostro territorio.

Con l'occasione è stato presentato a tutti gli stakeholder il Bilancio sociale della Fondazione ENGIM Veneto ETS.

«La presentazione di questo bilancio sociale è l’occasione per inserire ENGIM Veneto all’interno della cornice nazionale del gruppo ENGIM» ha dichiarato in apertura Marco Muzzarelli direttore nazionale ENGIM. «Ci misuriamo attraverso i Bilanci Sociali per migliorarci e innovarci. In ENGIM crediamo nel continuo dialogo con le imprese per dare ai nostri giovani le migliori competenze spendibili nel mondo del lavoro. Immaginiamo la prossima frontiera dell’impresa formativa oltre al semplice luogo di sperimentazione ibrido scuola-impresa, ma all’interno delle aziende che iniziano a interpretarsi esse stesse come enti formatori».

Valter Giacomini del Comitato Direzionale di Fondazione ENGIM Veneto Ets ha presentato i numeri del Bilancio Sociale 2022, con l’obiettivo di fornire un quadro esatto degli impatti sociali ed economici generati dalle scuole ENGIM sul territorio e per rilanciare una collaborazione fattiva tra scuola e lavoro, in questo sfidante contesto educativo per i nostri adolescenti.

Massimo Marzano Bernardi ha illustrato il sistema educativo regolamentato dalla legge regionale n.8/2017 basata sulla libertà di scelta e la pari opportunità di accesso ai percorsi formativi. Sono tre i punti chiave: «È necessario un dialogo continuo delle scuole di formazione con il mondo del lavoro rendendo proficuo il processo di co-progettazione per una programmazione condivisa con il mondo imprenditoriale; la parità tra enti formativi pubblici e privati, garantita dall’accreditamento obbligatorio, amplia il panorama di offerte e favorisce la verticalizzazione della filiera formativa, dalle IeFP agli ITS academy; in ultimo l’istituzione di percorsi per lo sviluppo delle competenze trasversali per garantire la crescita individuale degli allievi come cittadini ancor prima che come lavoratori», ha spiegato Marzano.

«L’apprendistato formativo in Veneto ha trovato molti ostacoli burocratici nella sua applicazione e nel 2016 l’ANCL ha supportato le aziende con una guida operativa che spiegava le tre componenti della busta paga: una corrispondente alle ore di formazione a scuola, una alla formazione in azienda e una di lavoro effettivo in azienda» – ha raccontato Monica Zanotto dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro ANCL Veneto. «Oggi possiamo affermare che l’apprendistato formativo è ben accolto: lo strumento funziona e nella maggior parte dei casi si trasforma in apprendistato professionalizzante».

«Le imprese vogliono il benessere dei loro lavoratori perché senza un lavoro che fa stare bene, l’azienda non cresce» ha detto Franca Bandiera dell’Istituto Veneto per il Lavoro. «Le imprese hanno bisogno dei giovani come “portatori sani” di innovazione e di tutto quello che le nuove generazioni chiedono, perché possano aiutarli a crescere nel nuovo contesto, con le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie».

Un secondo tavolo di lavoro ha coinvolto il mondo delle imprese per condividere criticità e buone prassi con formatori e tutor di sviluppo professionale di ENGIM Veneto. Nello specifico, Luca Zanfavero dell’agenzia per il lavoro UMANA ha illustrato la difficoltà di reperimento delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro imputabili alla mancanza di competenze specifiche e al calo demografico. Cristiano Gaggion di Confartigianato, da imprenditore e anche formatore in ENGIM, vede nella presenza di professionisti nei laboratori, una proficua collaborazione finalizzata all’inserimento degli allievi nel mondo del lavoro. Manuel De Martin di EcorNaturSì ha posto l’accento sull’importanza della formazione in azienda, anche all’interno di enti che si occupano di formazione.

«Leggere la realtà attraverso i numeri del bilancio sociale, per ENGIM è l’occasione per interrogarsi sul nostro futuro, per mettere meglio a fuoco in che direzione muoversi al fine di raggiungere la mission. La redazione di questo Bilancio Sociale è un atto partecipativo e chiede di mettere a punto strumenti per ascoltare le persone di ENGIM, per favorire lo sviluppo integrale loro e delle persone che si rivolgono alle nostre sedi formative» – ha dichiarato in chiusura padre Antonio Lucentepresidente di Fondazione ENGIM«Il prossimo step sarà quello di interrogare i nostri giovani allievi per continuare a camminare insieme a loro, in ascolto del loro grido e del grido della terra. È tempo di relazioni, di responsabilità, dell’ascolto dei giovani lavoratori; un ascolto che implica empatia, conversione, cambiamento per rispondere ai bisogni che sono narrati nei numeri di questo bilancio sociale».

 


 

DATI del BILANCIO SOCIALE 2022 di Fondazione ENGIM Veneto Ets

Con l'occasione è stato presentato il Bilancio Sociale 2022 di ENGIM Veneto, con cui la fondazione regionale illustra le attività, i progetti, le strategie e i risultati ottenuti nel corso dell’esercizio 2022 con l’obiettivo di fornire, negli anni, un quadro sempre più dettagliato degli impatti generati dalle attività in ambito economico, sociale e ambientale e quindi di sostenibilità.

Nel 2022 le attività di formazione professionale di ENGIM Veneto hanno coinvolto 3165 allievi giovani e adulti in 168 corsi, con attività di mobilità all’estero che hanno coinvolto 117 allievi. Il successo occupazionale si attesta all’85% di occupati a due anni dal diploma e a 78 apprendistati attivati durante il percorso di formazione. La verticalizzazione della filiera formativa è favorita dall’inserimento di percorsi IFTS che nel 2022 hanno coinvolto 60 allievi che avevano conseguito il diploma professionale.

Sul territorio, è nato in piena pandemia, ad ottobre 2020, il Sanga-Bar, il Bistrot dell'Inclusione, un'impresa formativa che realizza l’impegno sociale di dare una possibilità lavorativa a ragazzi con disabilità cognitive, moltiplicando i motivi di orgoglio e le ambizioni di un progetto cui ENGIM Veneto tiene il particolar modo. Sanga-Bar rappresenta l’ultimo tassello del progetto “Officina del buono”, laboratorio produttivo inaugurato nel 2019 in sinergia con molte aziende del territorio e con l’impresa sociale “I bambini delle fate”, con l’obiettivo di realizzare prodotti da forno dolci e salati destinati proprio al bistrot.



FONDAZIONE ENGIM VENETO

ENGIM Veneto è una Fondazione Ets che aderisce all’Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo - ENGIM. Nelle sue 12 sedi formative, ENGIM Veneto realizza un’offerta didattica calibrata in base alle realtà produttive del territorio, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, grazie a una proposta dinamica e flessibile che supporta i giovani e gli adulti con azioni personalizzate per contrastare l’abbandono scolastico e agevolare la realizzazione personale.

Nelle sedi ENGIM Veneto è attivo il servizio di orientamento e ricerca attiva del lavoro, per coniugare il percorso di studi effettuati con i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro, riducendo i tempi di inserimento lavorativo.

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    Campo Nazionale ENGIM 2025

    Liberare per liberarsi, è il tema del Campo Nazionale ENGIM, quest'anno dedicato, nell'80° anno dalla Liberazione, a far vivere i valori della Resistenza ai nostri allievi nella società d’oggi. Abbiamo coinvolto 60 ragazzi e impegnato 16 formatori provenienti da tutte le sedi ENGIM in Italia, oltre al Presidente ENGIM che ha accompagnato il gruppo durante tutto il periodo.   3 giorni per fare tante esperienze di vita e di comunità. Tra queste, la visita alle Fosse Ardeatine ha permesso agli allievi di approfondire il contesto storico in cui sono avvenuti i fatti tragici accaduti a Roma, costati la vita a 335 vittime innocenti. La visita è stata guidata dalla collega Marta Mazzeo, che ringraziamo perché ha saputo accompagnare i ragazzi in un luogo sacro, testimone di una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale. Non meno importanti le bellissime esperienze di servizio: incontri, sguardi, nuove amicizie, lavoro collaborazione e spirito di squadra per "essere resistenti" concretamente, portando il nostro servizio e tempo a favore di chi nella società ha meno opportunità e diritti. Bravi ragazzi ...e formatori orgogliosi! Infina una mattinata dedicata alle riflessioni su tutte le esperienze vissute, compreso il passaggio della Porta Santa presso la Basilica di San Paolo.   Leggi di più sul tema di quest'anno nelle parole del nostro Presidente: "La dignità non si concede: si riconosce. Sta nella semplice e radicale verità di essere umani. È inviolabile, universale, non negoziabile. Non si misura col successo, né si compra con lo status. Non dipende dalla nascita, dal passaporto o dal rendimento. Ogni volto porta impressa la stessa grandezza. Ogni storia merita rispetto. Ogni persona è portatrice di valore, anche quando la società la dimentica o la esclude. È da questa consapevolezza che nasce la responsabilità educativa: accompagnare i giovani a riconoscere la propria dignità e a lottare perché nessuno venga privato della sua. Per questo il nostro compito non è solo istruire, ma liberare. Liberare da paure, da etichette, da pregiudizi. Liberare dalla solitudine, dal sentirsi “meno”, dallo scarto. E in questo gesto, ci liberiamo anche noi. Dalle abitudini che anestetizzano. Dalla rassegnazione che ci svuota. Dalla complicità con un sistema che esclude. “Liberare per liberarsi.” È lo slogan del nostro Campo Nazionale. È una scelta. È una direzione.

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    Matteo Lancini sugli adolescenti

    Bisogna “stare non fare” ed essere adulti nel vero senso della parola, ascoltanti, non giudicanti, ma capaci di assumersi le proprie responsabilità e ad accettare il proprio adolescente così com’è, indirizzandolo se necessario e aiutandolo ad orientarsi. E’ questa la sintesi dell’incontro “Adulti e adolescenti: come stare in relazione?” con protagonista lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, docente presso l’Università Milano-Bicocca e l’Università Cattolica di Milano, tra i più autorevoli esperti italiani sul tema dell’adolescenza, che si è svolto presso l’Università di Verona – Polo Zanotto (Aula T1, Viale Università 4, Verona), nell’ambito del progetto “Orientati N6/11, interventi per lo sviluppo di servizi di orientamento ed educazione alla scelta”, realizzato da ENGIM Veneto con il sostegno della Regione Veneto all'interno del programma regionale FSE+ 2021-2027 - DGR 685/2023. Un’occasione nata in particolare sia per orientare i giovani nelle scelte scolastiche e nella vita ma anche e soprattutto per dare una direzione agli adulti e addetti ai lavori, genitori, docenti, formatori, in difficoltà nel destreggiarsi in un mondo così veloce e difficile per gli adolescenti, spaesante, senza certezze ma molto violento. E dove gli adulti anziché essere un modello per i giovani sono contradditori, sono quelli che tolgono il cellulare e internet ai ragazzi per poi passare ore sui social, magari postando foto dei loro figli. “Con questo evento- queste le parole di Valter Giacomini del Comitato direttivo ENGIM - abbiamo voluto offrire alla collettività un’occasione concreta per fermarsi ad ascoltare, riflettere e ripartire. Lavorare con gli adolescenti significa prima di tutto essere adulti capaci di stare nella relazione, anche quando è difficile. Questo è il cuore del progetto Orientattivamente e dell’impegno quotidiano di ENGIM Veneto sul territorio.” Non sono mancati riferimenti alla cronaca di questi ultimi giorni che vedono “i giovani uscire di casa con il coltello per la paura che hanno dentro e non sanno gestire. queste le parole di Matteo Lancini durante l’incontro – paure che però gli adulti non permettono loro di esprimere, per l’incapacità di rispondere a queste emozioni” Un’angoscia da imputarsi secondo Lancini ad un dolore lancinante, ad uno spaesamento, ad un popolo di ragazzi soli che non hanno ricevuto ascolto e non hanno di fronte adulti con la A maiuscola, ma solo adulti che sono capaci di negare loro l’uso dei social quando loro sono i primi a stra utilizzarli, a imporre regole senza trovare altre strategie. Adulti incapaci di stare in relazione in estrema sintesi “Siamo gli adulti della relazione amichevole tra genitori e figli, però  chiediamo ai figli di essere loro stessi ma a modo nostro- è diretto Matteo Lancini di fronte ad una platea composta da giovani ma soprattutto educatori, formatori e genitori - Non sappiamo cioè stare in relazione, accettare l’altro, che sia nostro figlio o un’altra persona, siamo nell’epoca dell’egoismo estremo, dell’autonomia esasperata che non permette di essere coppia perché la coppia limita il nostro essere e i nostri progetti. I ragazzi di oggi invece chiedono solo questo, di essere ascoltati e capiti, di essere interrogati su quello che sono e su come stanno, di stare con loro nel loro dolore se necessario. Dobbiamo cioè non fare ma stare, in relazione. Comprendere che tutti, giovani e adulti, vivono in un mondo complesso, dove dobbiamo fare i conti con le nostre fragilità. Non sono certo i videogiochi a creare giovani criminali anche se sono videogiochi violenti, ma è il silenzio assordante e l’incapacità degli adulti di stare al fianco dei ragazzi a creare quel vuoto che un giovane va a colmare in altro modo, chi isolandosi socialmente, chi con disturbi alimentari, chi tagliandosi, chi commettendo reati per farsi notare, per uscire dall’anonimato, per essere qualcuno. Siamo chiamati a creare o a ricreare una comunità educante, a partire dalla famiglia, fino alla scuola, al patronato, alla politica. Bisogna andare oltre la mera valutazione e valutare altro dei ragazzi, fare le domande giuste usando anche l’Ia e non negando questi strumenti nelle scuole per esempio, dobbiamo andare a prendere i ragazzi, ci sono molti presidi che lo fanno o imprese che costruiscono scuole”. Ecco come ha interpretato le parole di Lancini la nostra "facilitatrice visuale" Elena Brugnerotto nel suo lavoro qui sotto:   Un evento dedicato a famiglie, ragazzi, educatori ed istituzioni per comprendere meglio la relazione giovani adulti soprattutto nel delicato momento della scelta scolastica e professionale. Un evento dedicato a famiglie, ragazzi, educatori ed istituzioni per comprendere meglio la relazione giovani adulti soprattutto nel delicato momento della scelta scolastica e professionale. Sono intervenuti __________________________________________________________________________________________ VALTER GIACOMINI - ENGIM Veneto Saluti delle istituzioni                    FABIO MENIN - Direttore Programmazione gestione formazione professionale e istruzione  Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, Regione del Veneto ELISA LA PAGLIA - Assessora politiche educative e scolastiche Comune di Verona LUCA ZAMPERINI  Assessore alla pubblica istruzione, politiche economiche del lavoro e scuola del Comune di Villafranca di Verona              Relatori: MATTEO LANCINI            Psicologo e psicoterapeuta, docente all'Università Milano Bicocca e Univerità Cattolica di Milano MICAELA FAGGIANI        Giornalista e social media editor che modera l’incontro GIULIA CAILOTTO            Formatrice, attrice che interpreta il tema  ELENA BRUGNEROTTO  Facilitatrice visuale

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    Progetto Serenissima: siamo a Fiume!

      Nuova e importante tappa del progetto #SERENISSIMA che arriva a Fiume!   Formazione, orientamento e dialogo interculturale: sono questi i pilastri su cui si fonda il progetto Serenissima – Patrimonio Culturale dal Veneto all’Istria, in Dalmazia, Quarnero e Venezia Giulia, di cui ENGIM Veneto è capofila e che ha visto impegnate le scuole ENGIM di Venezia, Vicenza e Treviso. Un’iniziativa che coinvolge scuole superiori, studenti e docenti italiani e croati, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale condiviso lungo la sponda adriatica. Un patto tra scuole, territori e comunità Il progetto ha vissuto uno dei suoi momenti più significativi con la firma ufficiale di un Patto di gemellaggio tra istituti scolastici italiani e croati, alla presenza di quasi duecento studenti provenienti dall’Istria, dalla Croazia e dal Nord Italia. Un evento che sottolinea l’impegno delle scuole nella promozione della cultura, del dialogo europeo e dell’educazione alla cittadinanza attiva. La delegazione di ENGIM Veneto, guidata da Federica Zonta e Silvio Buson, ha rappresentato con orgoglio il sistema della formazione professionale veneto, portando la propria esperienza nel campo dell’orientamento formativo e professionale e confermando la vocazione dell’ente a operare in rete per l’educazione dei giovani e lo sviluppo dei territori.       Allegato Dimensione progetto Serenissima con ENGIM Capofila 108.14 KB programma evento Serenissima con Engim Capofila 1.33 MB    

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    Lo sport che educa

    Oggi i nostri studenti protagonisti della Giornata dello Sport a Venezia, nell’ambito del progetto “Sport, Ambiente e Tradizione a Venezia”, un’iniziativa che coniuga la pratica sportiva con la scoperta del territorio e la riflessione sui valori educativi dello sport. In uno scenario unico come l’Isola di San Servolo a Venezia, gli studenti delle scuole ENGIM Veneto  hanno potuto sperimentare attività in acqua e a terra, scoprendo le discipline della voga veneta e del dragonboat, e mettendosi alla prova in un percorso di orienteering fotografico e in un laboratorio con un maestro d’ascia. La giornata sarà molto più di un evento sportivo: un’occasione concreta per sviluppare competenze trasversali, rafforzare il lavoro di squadra e vivere l’inclusione in modo autentico. Attraverso l’impegno nella pratica sportiva, gli studenti avranno modo di riflettere sui valori del  rispetto, amicizia, eccellenza, determinazione, ispirazione, con l’obiettivo di portarli nella loro quotidianità, a scuola come nella vita. Il progetto ha valorizzato la cultura veneziana della mobilità sull’acqua, ma soprattutto ha offerto agli studenti delle scuole ENGIM Veneto un modo nuovo per entrare in relazione tra loro e con il territorio, sperimentando il valore dello sport come ponte educativo, capace di unire differenze e promuovere crescita personale. Un grazie speciale agli educatori, agli istruttori sportivi e a tutto lo staff che ha reso possibile questa esperienza inclusiva, coinvolgente e significativa per tutti i partecipanti.

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    Benvenuto alle famiglie dei nuovi iscritti

    Gentili genitori, è con grande gioia che vi diamo il benvenuto ufficiale nella nostra comunità scolastica. L'iscrizione dei vostri figli all’Engim di Vicenza segna l'inizio di un percorso importante, un viaggio che intraprenderemo insieme, per accompagnarli verso un futuro ricco di soddisfazioni. Comprendiamo l'importanza di questo passaggio e desideriamo rassicurarvi: saremo al vostro fianco in ogni fase. Nei prossimi mesi, vi forniremo tutte le informazioni necessarie per preparare al meglio l'ingresso dei vostri figli nella scuola superiore. Dopo l'esame di terza media, vi convocheremo per completare l'iscrizione con la modulistica richiesta e avremo la possibilità di fare un colloquio individuale con ogniuno di voi, per conoscerci meglio. Crediamo fermamente che gli anni che ci attendono saranno un'opportunità straordinaria per i vostri figli di crescere, apprendere e scoprire il loro pieno potenziale. Ci impegneremo a creare un ambiente stimolante e accogliente, dove ogni studente possa sentirsi valorizzato e supportato. Vi invitiamo esplorare il nostro sito web e a seguirci sui nostri canali social, dove potrete rimanere aggiornati sulle nostre attività, progetti e novità. Collegatevi qui sotto! Auguriamo ai vostri figli una serena e proficua conclusione dell'anno scolastico. Li aspettiamo con entusiasmo, pronti ad accoglierli nella nostra famiglia scolastica. Siamo a vostra completa disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.  

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    Mater Ecclesia e i figli invisibili - evento 7 aprile

    MATER ECCLESIA e i figli INVISIBILI  7 aprile ore 18.00 – 19.00 nella SCUOLA GRANDE SAN ROCCO a Venezia  Innanzi alle provocazioni, alle sfide, di tante e nuove povertà ed emarginazioni  gli studenti di ENGIM sede Venezia, daranno voce ad un’esperienza che è stata capace di generare senso e direzione.   Meditazione artistica a cura di padre Vittorio Buset e Raffaella Gonella OSPITI CLAUDIA PRETTO giurista esperta di protezione internazionale PADRE ANTONIO LUCENTE presidente Nazionale ENGIM ENRICO BIASUTTI dirigente Polizia di Stato Con la partecipazione di: Coro di SAN ROCCO Diretto da Zoya Tukhmanova Karapetyan Strumentisti del GRUPPO ANESE:  Pianoforte: Anna Baratella Violini: Francesco e Luca Anese Violoncello: Giuditta Calabretto Solista: di duduk Vardani Mor Voghb Soprano: Giorgia Crozzoli   ENGIM nella sede Venezia presenta un evento speciale nella SCUOLA GRANDE di SAN ROCCO a cura di PADRE VITTORIO BUSET con RAFFAELLA GONELLA docente di ENGIM Venezia e i suoi studenti. Un momento davvero emozionante per dare voce ad alcuni ragazzi, genitori e formatori della scuola ENGIM di Venezia che, attraverso le loro testimonianze faranno emergere la bellezza e la forza dell'aver trasformato una situazione di invisibilità, mancanza, ingiustizia e/o povertà...in una possibilità di crescita e di consapevolezza dei propri e altrui diritti. Casi concreti che diventano spunto ed esempio di come la scuola ENGIM Venezia sia riuscita ad inserirsi in rete nel territorio per divenire una vera comunità educante in grado di lasciare dei doni preziosi ai propri studenti attraverso: INCONTRI ossia occasioni e strumenti per non permettere a nessuno di sentirti escluso, non visto oltre la difficoltà del momento, nel non poter attraversare il bene ed il bello dell'accoglienza MOMENTI DI VALORIZZAZIONE della propria persona ed individualità che si ritrova anche nel motto ENGIM "NE PERDANTUR, AFFINCHÉ NON SI PERDANO" (Epistolario, V, 2156 e 2187). Significa iniziare un percorso durante il quale far sentire tutti gli studenti, indipendentemente dalla situazione che vivono,  amati e valorizzati nei loro talenti, lungo un cammino durante il quale la loro quotidianità può diventare straordinaria, anche alla luce di grandi testimonianze di resilienza, coraggio, tenerezza, professionalità e passione.  Ci raccontano Raffaella e Padre Vittorio Buset – “la vita è un dono ed è responsabilità di ciascuno occuparsene e celebrarla, affinché il "non ora" di chi non può, diventi "sono, esisto e posso", perché non sono solo ed insieme tutto ciò è possibile”. 

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